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Bill Gates punta sull’estrazione di litio

Lilac Solutions, una startup nel settore dell’estrazione del litio, ha annunciato un round di serie A da 20 milioni di dollari, guidato da Breakthrough Energy Ventures, il fondo da un miliardo guidato da Bill Gates con lo scopo di supportare aziende che operano per ridurre significativamente le emissioni gas. Gli altri investitori sono The Engine, il fondo del MIT, Lowercarbon Capital, e la Grantham Foundation. Lilac Solutions, basata a Oakland, California, ha sviluppato una tecnologia brevettata di scambio di ioni che facilita l’estrazione di litio con un impatto ambientale estremamente basso. Obiettivo della startup è aumentare l’offerta di litio per rispondere alla domanda crescente proveniente dall’industria dei veicoli a guida autonoma e da tutti quei settori che hanno bisogno di batterie e di energia rinnovabile.

Nel tentativo globale di riduzione delle emissioni di gas e di passaggio dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabile, infatti, sempre di più si sta guardando a soluzioni basate sulle batterie al litio. L’offerta di litio attuale è sufficiente per rispondere alla domanda, ma secondo Bloomberg il mercato potrà accusare una scarsità a partire dal 2023, quando si stima che la richiesta quadruplicherà in seguito all’avanzamento tecnologico soprattutto del settore delle automobili a guida autonoma.

Circa il 75% delle riserve di litio mondiali sono concentrate in depositi sotterranei di acqua salata che contengono un mix di sali vari. Il procedimento tradizionale per estrarre il litio è pompare l’acqua fino alla superficie, in stagni di sale lunghi chilometri e farla evaporare. Ciò che resta viene poi trattato chimicamente e filtrato per lasciare solo il litio. Secondo Bloomberg, per estrarre una sola tonnellata di litio, sono necessari 70 mila litri di acqua pulita; inoltre, i luoghi di estrazione si trovano in regioni che già soffrono di siccità, come il deserto di Atacama in Cile, per esempio, dove l’attività di estrazione sta mettendo a repentaglio l’ecosistema e le comunità locali. Una volta estratta l’acqua salata, poi, ci vuole parecchio tempo affinché evapori: si arriva a dover attendere sino a due prima di poter usare il litio.

Il processo, dunque, non è economico né così ‘green’: per questo la startup Lilac Solutions si sta concentrando sullo sviluppo di soluzioni che riducano l’uso dell’acqua e la spesa complessiva dell’estrazione di litio per rendere l’intero processo più efficiente. La tecnologia di Lilac è stata sviluppata dal ceo Dave Snydacker insieme a un team di ingegneri, ed è stata già provata in scala. Invece di aspettare che sia il sole a far evaporare l’acqua, Lilac usa perle di scambio ionico che sono in grado selettivamente di separare il litio dagli altri sali e minerali non necessari: queste perle riescono a selezionare il 90% del litio presente nell’acqua. Una volta che sono sature, le perle sono trattate con un acido per estrarre il litio, poi possono essere riutilizzate. Non essendoci l’evaporazione, l’acqua salata viene reinserita nel sottosuolo, evitando così un dispendio inutile.

Il fondo timonato da Bill Gates, Breakthrough Energy Ventures, include anche Jeff Bezos, founder di Amazon, Jack Ma, co-founder di Alibaba, e Michael Bloomberg. Il nuovo round di investimento permetterà all’azienda di Snydacker di creare una linea di produzione in California. La prima azienda di estrazione che utilizzerà la tecnologia di Lilac, la Lake Resources, inizierà il progetto pilota in Argentina quest’anno.

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