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Generali, 100 mln per il coronavirus. Utile netto a 2,7 mld

“Generali ha chiuso il 2019 con il miglior risultato operativo della sua storia e con un’eccellente solidità patrimoniale”, dice il Ceo Philippe Donnet: utile netto a 2,7 mld di euro (+15,7%), dividendo a 0,96 euro (+6,7%), risultato operativo a 5,2 miliardi (+6,9%). Abbastanza da lasciare il Ceo del gruppo cautamente ottimista anche a fronte della pandemia di coronavirus, delle sue pesanti conseguenze economiche e delle controverse (a dir poco, vista la reazione del Presidente della Repubblica) scelte della Bce.

I risultati e i progressi sul piano strategico “ci mettono in una solida posizione per far fronte all’emergenza, continuamente in evoluzione, causata dalla diffusione del Covid-19 nel mondo. La nostra priorità è quella di salvaguardare la salute e il benessere delle nostre persone garantendo la continuità di tutte le nostre attività e mantenendo pienamente i livelli di offerta e servizio ai clienti”, ha detto il Ceo in conference call con le agenzie di stampa.

Generali “è e sarà fortemente impegnata nello sforzo collettivo di sostenere le comunità intorno a noi. Per questo ieri il cda ha deciso la costituzione di un fondo straordinario internazionale fino a 100 mln di euro per far fronte all’emergenza covid 19”. In gran parte, “il fondo sarà destinato all’Italia, potranno contribuire anche i nostri dipendenti”. Poi, aggiunge, “un primo sostengo fino a 30 mln andrà destinato subito alle emergenze italiane, finanzierà le attività che saranno definite insieme alla Protezione civile e al commissario straordinario nominato dal Governo”, che Donnet applaude per le decisioni prese. “Questo è il momento dell’unità, l’Europa deve restare unita e il mondo deve cooperare di più”.

E proprio a proposito di Europa, Donnet ha detto che “è un po’ presto per vedere le conseguenze delle affermazioni di ieri (del governatore della Bce, Christine Lagarde, ndr), noi ci siamo preparati già da un po’ di tempo a un mondo con tassi di interesse bassi, il nostro portafoglio di Btp è stabile intorno ai 60 mld di euro, non abbiamo preoccupazioni particolari sullo spread italiano”. Il cfo Cristiano Borean conferma che a fine anno il portafoglio di Btp è di 62,7 mld di euro a valore di mercato: “Nei primi mesi dell’anno il valore di libro è un po’ sceso, per un deprezzamento a seguito dell’apertura dello spread, ma non c’è un cambiamento se non di qualche centinaio di milioni”. L’ammontare di Btp, anche in futuro, resterà stabile.

Le conseguenze del coronavirus potrebbero farsi sentire sull’assemblea di Generali, che si terrà a fine aprile (per i giorni 27, 29 e 30 aprile a Trieste), salvo che l’emergenza Covid19 non lo permetta. In sede straordinaria i soci voteranno per alcune modifiche statutarie importanti: tra queste, spiega una nota del gruppo, c’è la possibilità per il board di presentare “una sua lista di candidati”, insieme alla riduzione dell’intervallo numerico minimo e massimo dei componenti del cda, fissati, rispettivamente, in 13 e 17. Assieme a questo, anche un “sensibile incremento del livello di rappresentanza degli amministratori da trarsi dalle liste di minoranza, che potranno nominare 4 o 5 Consiglieri a seconda che il numero totale degli stessi sia tra 13 e 14 o tra 15 e 17. Gli amministratori di minoranza potranno essere nominati dalle due liste classificate dopo la prima e che abbiano ottenuto voti pari ad almeno il 5% del capitale sociale”.

La crescita dell’utile di Generali “riflette il miglioramento del risultato operativo, nonché il contributo derivante dalle attività in dismissione o cedute”, spiega Generali. L’utile netto normalizzato, che non comprende l’impatto delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle dismissioni per complessivi euro 475 milioni, ammonta a 2,191 miliardi. La cedola da 0,96 euro ad azione vale massimi 1,513 mld. Il payout ratio, escludendo le plusvalenze relative alle dismissioni e l’onere one off di liability management, si attesta al 63,6%. Il dividendo sarà in pagamento dal prossimo 20 maggio. La società mostra una “ottima posizione di capitale, con Regulatory Solvency Ratio a 224%”, + 8 punti percentuali, mentre Donnet ha sottolineato l’importanza dell’incremento della diversificazione “delle fonti di utile”.

“Noi abbiamo una posizione di liquidità molto forte, abbiamo 3-4 mld da allocare all’m&a (fusioni e acquisizioni) e quindi questo non cambia, vedremo se ci sono opportunità su questi mercati, saremo sempre molto disciplinati, ma la nostra potenza di fuoco e la posizione di liquidità rimangono molto forti”, ha aggiunto il general manager di Generali, Frederic de Courtois.

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