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Coronavirus, 4,3 mld ai Comuni e 400 mln per i poveri. Le scuole non riaprono

Arriva uno stanziamento immediato per fare fronte all’emergenza nell’emergenza: quella delle persone che hanno difficoltà anche a fare la spesa. “Lo Stato c’è. Sappiamo che ci sono tante persone che soffrono, c’è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. Ho firmato Dpcm e giriamo 4,3 miliardi ai Comuni e aggiungiamo 400 milioni con ordinanza della Protezione civile con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”, annuncia il premier Giuseppe Conte.

“Nessuno sarà lasciato solo”, assicura il premier. “Siamo al lavoro per azzerare la burocrazia, stiamo facendo l’impossibile”, dice riferendosi allo sforzo che si sta facendo per far arrivare nelle tasche di chi ne ha diritto la cassa integrazione e il bonus da 600 euro.

Lo stanziamento per i Comuni, evidenzia il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, sarà disponibile subito e metterà i Comuni nelle condizioni di intervenire attraverso i servizi sociali e le strutture preposte all’assistenza.

Dalla conferenza stampa di Conte e Gualtieri arrivano anche indicazioni importanti sulla possibilità di rivedere le principali misure restrittive assunte per fronteggiare l’emergenza sanitaria: le scuole non riaprono, per le attività produttiva ogni valutazione è prematura.

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