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Coronavirus, accordo Ue è comunque una buona notizia

Un accordo, in questa situazione, è comunque una buona notizia. Perché questa crisi non si può affrontare da soli. L’Eurogruppo, dopo più di quindici giorni di trattativa, è arrivato a un compromesso: non ci saranno gli Eurobond, che sarebbero serviti, ma la somma di tre strumenti (Mes, con alcune condizioni, fondi Bei, Sure) e di una proposta da esplorare (il recovery fund dello schema Italo-francese) promette di assicurare le risorse necessarie ad affrontare la durissima crisi aperta dall’epidemia del Coronavirus.

“L’Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà”, twitta intorno alle 22 il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire fa i conti e parla di 500 mld complessivi di ulteriori risorse.

E’ il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a entrare nel dettaglio. “L’accordo raggiunto dall’Eurogruppo sul pacchetto di proposte per l’emergenza Covid-19 da sottoporre alle decisioni del Consiglio Europeo costituisce un ottimo risultato che giunge dopo un negoziato difficile e a tratti aspro”, premette. Per poi spiegare il percorso che ha portato all’approdo di questa sera. “Grazie alla solida alleanza tra l’Italia e gli altri paesi firmatari della lettera promossa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’agenda europea è cambiata e si è passati da un documento con un’unica proposta, il MES con condizionalità leggere, a un pacchetto di quattro proposte che include 200 miliardi della Bei per le imprese, 100 miliardi che attraverso il nuovo programma SURE contribuiranno a finanziare la cassa integrazione e la proposta italo-francese di un grande Fondo per la Ripresa alimentato dall’emissione di debito comune europeo. Inoltre, ai paesi che vorranno farvi ricorso, sarà possibile accedere a una nuova linea di credito dedicata unicamente all’emergenza sanitaria, che sarà totalmente priva di ogni condizionalità presente e futura”.

Efficace la sintesi politica dell’accordo economico. “Consegniamo ai leader un pacchetto ambizioso di proposte, l’Italia si batterà con determinazione perché le decisioni del Consiglio europeo siano all’altezza della sfida che l’Europa sta affrontando”.

Per andare oltre, per capire chi ha vinto e chi ha perso, e soprattutto in quali proporzioni, sarà necessario analizzare nel dettaglio le misure scelte. Sicuramente, ogni analisi va sterilizzata dalle polemiche politiche interne. Nessuno poteva sperare veramente di ottenere tutto. Ma rispetto alle premesse, l’accordo sembra comunque un passo avanti.

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