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Bcc Napoli, utile triplicato. Funziona il ‘rating umano’

Il bilancio di BCC Napoli esprime risultati importanti sia sotto il profilo reddituale, sia sotto il profilo degli indicatori previsti dalla Vigilanza Europea.

 

I numeri

 

Quello del 2019, si può definire il miglior bilancio della storia della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, che si è chiuso con un utile 2019 di euro 3,4 milioni (+ 167%) con un incremento quasi triplo rispetto al risultato dell’anno precedente pari ad euro 1,2 milioni. Al netto delle imposte il risultato di esercizio è pari a euro 2,9 milioni, con un incremento del 137% rispetto a quello dell’anno 2018, che al netto degli accantonamenti, è stato destinato all’incremento del patrimonio netto.

 

I prestiti

 

Buono l’incremento degli impieghi (prestiti) che segna un + 13,5% rispetto all’anno precedente, alla costante crescita della raccolta diretta (depositi) + 15% di incremento rispetto al dato del 2018, a un’importante crescita del Margine da Serviz i(+45% rispetto al 2018), unitamente ad un’attenta analisi della qualità del credito che riduce allo 0,88% le Sofferenze nette, grazie ad un prudente accantonamento sulle sofferenze pari all’80% e del complesso dei Crediti Deteriorati pari al 68%, percentuali queste tra le più alte del sistema creditizio.

 

Il presidente Manzo: “risultati ottenuti grazie alla lungimiranza delle scelte”

“Sono veramente felice di questi risultati, ottenuti grazie alla lungimiranza del Consiglio di Amministrazione, l’attenzione del nostro Collegio Sindacale, la professionalità della nostra Direzione, la qualità del nostro staff formato da donne e uomini scelti con attenzione alle caratteristiche tecniche ed umane, ma soprattutto grazie allo straordinario ed unico legame con i nostri soci e clienti”, commenta il presidente Amedeo Manzo.

 

Questo risultato 2019, prosegue, “è la diretta conseguenza delle nostre scelte imprenditoriali e cooperative. L’innovativo modello del “Rating Umano” ci ha consentito di percorrere con “passo sicuro” un sentiero accidentato e pieno di difficoltà, che inizia con la crisi Lehman Brother del 2009, e arriva ad oggi con la pandemia del Covid-19. Percorso durante il quale non abbiamo fatto mai mancare il sostegno alle piccolissime, alle piccole e medie imprese, agli artigiani, ai commercianti, alle start- up, ai giovani, alle famiglie del nostro territorio”.

 

L’originale modello del Gruppo Bancario Cooperativo, aggiunge Manzo, “ci ha consentito di realizzare risultati straordinari in termini di efficienza e servizio alla clientela. Abbiamo ampliato e reso sostenibile il concetto di “piccolo è bello”, affiancando ai muscoli di un grande Gruppo, il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, terzo in Italia, senza perdere la vocazione all’ascolto delle persone, DNA di una Banca di territorio come la nostra. Abbiamo saputo, con coraggio, evitare di essere schiacciati dalla tendenza omologatrice della “taglia unica”, dimostrando che gli algoritmi sono strumenti al servizio dell’uomo e non certo imperativi da accogliere supinamente.

 

La reazione al Coronavirus

 

In questi ultimi mesi, anche e soprattutto in costanza di Coronavirus, spiega Manzo, “la Banca ha saputo realmente dimostrare la vicinanza alla nostra gente, indicando con coraggio la strada dell’ottimismo ragionato, sostenendo la ripresa e la fase 2, ma non facendo mancare il concreto sostegno (migliaia i pacchi con viveri di prima necessità consegnati a Parrocchie e Associazioni di beneficenza) a chi trovandosi in difficoltà, potrebbe cedere alla tentazione di perdersi. Siamo veramente convinti che i piccoli, sostenendo la ripresa e i consumi, salveranno i grandi, ma soprattutto che “ci si salva tutti assieme”. Questo modello, condiviso dal Credito Cooperativo Nazionale e Campano, ha permesso, in questo complicato momento storico ed economico, di effettuare circa il 16% delle erogazioni dell’intero territorio Nazionale, rivenienti dalle misure messe in atto dai Decreti Governati, i c.d. “Decreto Cura Italia” e “Decreto Liquidità”, e , in particolare con la Città di Napoli
e la sua Area Metropolitana, che dimostra di meritare e sostenere lo sviluppo della prima Bcc nata nel centro di una Metropoli: Napoli, dove tutto è più difficile, ma nulla è impossibile”. Così ha dichiarato Amedeo Manzo, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli”.

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