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Il settore degli occhiali si rialza dopo un semestre in rosso

occhiali

Il crollo delle vendite durante il lockdown, negozi vuoti, perdite economiche. E ora la ripresa, il rimbalzo economico a giugno, in attesa di buone notizie dall’autunno sulla mancata seconda ondata da Covid-19. Anche l’occhialeria italiana, leader mondiale nella produzione delle montature (meno nelle lenti e lenti a contatto) ha assai patito la furia del virus. Oltre 10 mila negozi di ottica sul territorio, con il Nordest a tirare le fila – il Trevigiano, il Cadore con la filiera delle microaziende – e il Sud attivo (specialmente in Puglia) aperti durante le fasi più acute della pandemia perché ritenuti essenziali. Il primo trimestre del 2020 è stato segnato dal rosso, secondo l’Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici (ANFAO) intorno ai 200 milioni di euro, il 17,7%. Nel 2019 l’occhialeria italiana ha esportato 103 milioni di paia di occhiali, in leggero aumento rispetto al 2018 (+1,9%).

 

Dal via del 2020, invece, con l’emergenza Covid-19, è andato in crisi il 90% del settore, che punta quasi tutto sulle esportazioni, in particolar modo negli Stati Uniti, ma anche in Asia e ovviamente in Europa. “Dobbiamo essere ottimisti, anche perché a giugno c’è stata una grande ripresa, credo anche perché c’è più attenzione all’essenziale, piuttosto che all’effimero, all’apparenza – spiega Andrea Afragoli, presidente nazionale di Federottica -, certo le somme dovremo tirarle in autunno, ovvero il periodo dell’anno in cui la nostra attività va più forte, con il ritorno in ufficio e a scuola. Ma le perdite sono state enormi e dolorose”. Fino a un miliardo di euro è la stima sinora, con un ribasso del 25% dell’export italiano.

 

L’impatto negativo è stato dovuto anche alla sospensione delle fiere, in particolare della MIDO Eyewear Show, il principale evento internazionale, che si tiene ogni anno in Italia, per il 2020 in programma a Milano. “La ripartenza delle fiere sarà il segnale che l’occhialeria, così come altri settori in cui l’Italia è davanti alle altre potenze mondiali, sta tornando a lavorare a pieno regime dopo il -50% di marzo e il -80% di aprile – aggiunge il presidente di Federottica -, ma tutto dipende dalla situazione sanitaria, con un ritorno del Covid-19 e un eventuale lockdown, il Paese farà fatica a riprendersi”. Dunque, segnali di risveglio, che potrebbe essere sostenuto, come richiesto da ANFAO durante il lockdown, da un voucher per l’acquisto di occhiali da vista, che era la richiesta del settore per incrementare i consumi.

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