Cerca
Close this search box.

In Italia tre Pmi su quattro non effettuano vendite online

marketplace, e-commerce pmi

Le piccole e medie imprese italiane hanno dimostrato negli ultimi anni un’enorme resilienza di fronte a mercati particolarmente turbolenti. Con la pandemia, però, la necessità di accelerare gli investimenti nel digitale è diventata centrale per la competitività e, a volte, per la sopravvivenza delle imprese stesse: continuare ad essere resilienti, insomma, potrebeb significare cominciare ad essere digitali. Secondo quanto si legge nell’ultimo studio dell’Osservatorio innovazione digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, c’è ancora molta strada da fare, in questo senso.

 

Nello studio è presente un’analisi specifica sui benefici della digitalizzazione delle PMI in termini di performance economica, realizzata in collaborazione con la società di soluzioni digitali italiana TeamSystem. In Italia, secondo lo studio, arriva al 76% la quota di Pmi che non effettua vendite online, in uno scenario in cui l’emergenza sanitaria ha avuto l’effetto di accelerare ulteriormente e in modo capillare l’adozione di questo canale d’acquisto da parte dei consumatori. Inoltre, ancora troppe poche aziende (il 15,8%) hanno sviluppato un proprio sito o una propria app di e-commerce sul quale vendere i propri prodotti.

 

 

Ma i ritardi sugli investimenti in digitale sono evidenti anche in materia di cloud computing, che si pone come abilitatore principale del processo di digitalizzazione e rappresenta l’ambiente flessibile all’interno del quale implementare il processo di digital transformation. Solo il 30,4% del panel intervistato dichiara di fare leva su soluzioni completamente (o prevalentemente) in cloud, mentre per il 32,4% il cloud non è prevalente all’interno della propria infrastruttura informatica.

 

 

Segnali in chiaroscuro anche per quanto riguarda l’utilizzo di soluzioni di sicurezza informatica. Se è vero che si ferma al 2,7% la porzione di imprese che non utilizza alcuna soluzione di cybersecurity, è altresì innegabile che la quota prevalente delle PMI intervistate (oltre il 60%) ha dichiarato di aver implementato soluzioni basiche e non particolarmente avanzate per contrastare le crescenti e sempre più sofisticare minacce provenienti dal web.

 

 

“Fin dal picco dell’emergenza sanitaria, digitale e cloud computing si sono rivelati immediatamente una risorsa fondamentale per le imprese che, grazie anche alla capacità di adattamento degli imprenditori, hanno continuato e continuano a organizzarsi, pianificare, collaborare, a vendere, in una parola a fare impresa. Il digitale ha funzionato, sta funzionando”, ha commentato Federico Leproux, ceo di TeamSystem. “Tuttavia, gli innegabili progressi fatti dalle imprese italiane finora non bastano. Vanno ulteriormente rafforzati, anche alla luce dei prossimi mesi che potenzialmente saranno sfidanti tanto quanto la fase di lockdown. Bisogna far sì che tutti gli attori della nostra economia, inclusi gli stakeholder istituzionali, capiscano che il digitale non è più un optional, bensì un percorso irrinunciabile”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.