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Zalando, quando ci sarà parità di genere

Una notizia che dovrà diventare una non notizia. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma succederà. Rubin Ritter, co-amministratore delegato di Zalando, il più grande sito di moda online d’Europa, ha annunciato le proprie dimissioni in modo di avere più tempo per occuparsi della famiglia, sottolineando: da ora in poi “le ambizioni professionali di mia moglie dovrebbero avere la priorità”. E la sua scelta è stata giustamente riportata con enfasi dalla stampa di tutto il mondo.

 

Perché? Perché la scelta di un manager uomo di favorire la carriera di sua moglie, donna, è ancora una scelta contro corrente. Lo dicono inequivocabilmente i numeri. Le donne manager sono ancora troppo poche e le donne Ceo sono ancora di meno.

 

Ma qualcosa si sta muovendo. Basta andare a vedere tante famiglie, in cui le responsabilità e la distribuzione del carico di lavoro nella gestione dei figli è congiunta. E anche le scelte sul piano professionale sono conseguenti.

 

“Voglio dedicare più tempo alla mia famiglia che sta crescendo. Dopo più di 11 fantastici anni in cui Zalando è stata la mia priorità, sento che è ora di dare alla mia vita una nuova direzione”, ha spiegato Ritter, a capo del colosso tedesco dal 2010. “Mia moglie e io abbiamo convenuto che per i prossimi anni le sue ambizioni professionali dovrebbero avere la priorità”.

 

Parole che oggi, purtroppo, sono ancora accolte con sorpresa. Quando la parità di genere sarà veramente raggiunta, la decisione di Ritter non sarà una notizia. Ma una scelta come le altre. Come quelle che fanno tutti i giorni tante donne e anche qualche uomo in più rispetto al passato.

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