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Il calendario del Codacons, mortificante

Sbagliata la sostanza, la forma, il messaggio. Perfino, la tempistica. Difficile fare tanti errori tutti insieme. C‘è riuscito il Codacons con il suo calendario ‘Iatalienza’, crasi di Italia più Resilienza, che mette insieme dodici tavole in bianco e nero con nudi di donna associati a cartoline che celebrano le città e i borghi più belli d’Italia.

 

L’associazione dei consumatori scriveva sul suo sito già il 7 ottobre, e la notizia è ancora in apertura di homepage: “ITALIENZA significa resilienza del nostro paese che passa attraverso l’arte, la nostra bellezza visiva e culturale. Il calendario si svilupperà intorno agli scatti sulla bellezza italiana, rappresentata dal corpo femminile”. Già è discutibile, perché indubbiamente sessista, l’utilizzo del corpo femminile per rappresentare la bellezza italiana, a maggior ragione se serve a celebrare “la voglia di riscatto del Paese alle prese con la pandemia”. Che nesso può mai esserci? Nessuno.

 

Diventa grottesco associare al calendario anche un voto, ovviamente con l’obbligo di inserire la propria mail come in qualsiasi operazione di marketing, per scegliere la foto artistica più bella. Come se il ruolo di un’associazione che dovrebbe tutelare i consumatori, e si presuppone anche le consumatrici, possa essere quello di organizzare ‘concorsi di bellezza’, per ottenere contatti, associati a quella che poco dopo viene definita una provocazione.

 

Sul sito del Codacons c’è anche un sondaggio, per sapere cosa pensano gli italiani del nudo artistico utilizzato a fini sociali. Non paga, l’associazione chiede: il calendario Codacons utilizzerà questa forma d’arte provocatoria per richiamare l’attenzione sul tema della ripartenza e della bellezza italiana, TU COSA NE PENSI? Meglio non scrivere esattamente cosa penso io.

 

Ma la valanga di insulti arrivata via social dovrebbe bastare a seppellire un’iniziativa capace di mettere insieme i peggiori stereotipi, in un momento in cui di tutto c’è bisogno tranne che della prova di una mortificante regressione culturale.

 

Il Codacons chiede una rettifica che puntualmente pubblichiamo:

Il Codacons non ha mai organizzato alcun concorso per votare le modelle inserite nel calendario realizzato dall’associazione. E’ stato rivolto un invito agli utenti a votare la foto artistica preferita tra quelle che compongono il calendario “Italienza”, non trattandosi certo di una gara tra Miss ma di un progetto artistico e sociale.

 

Questa circostanza era chiaramente rilevabile dal ns sito e averci attribuito un concorso per votare modelle costituisce grave diffamazione essendo ciò estraneo ai ns fini statutari e perseguendo noi la valorizzazione delle opere d’arte anche fotografiche e non certo di modelle.

 

Come si desume leggendo l’articolo, c’è poco da rettificare. L’espressione ‘organizzare concorsi di bellezza’ è chiaramente riferita a quella precedente: ‘un voto per scegliere la foto artistica più bella’. F.I.

 

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