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La nuova collezione “interamente sostenibile” di Moncler

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Di Luxury&Finance – Il percorso di Moncler verso un ambiente e una società più sostenibile ha a che fare sia con la produzione, sia con la finanza. Si compone in una serie di obiettivi che sono contenuti nel nuovo piano strategico di sostenibilità ‘Born to Protect’ annunciato a ottobre 2020, che indirizza la società verso un’economia possibilmente sempre più circolare. Una prima evidenza di questo rinnovato impegno per il 2021 è la nuova collezione di giacche realizzata con materiali, appunto, “interamente sostenibili”. Innanzitutto, i tessuti e gli accessori sono riciclati, con la sola eccezione dell’imbottitura in piuma.

 

In questo modo viene assicurata una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a circa il 40%; bottoni e zip sono realizzati in Econyl, nylon rigenerato derivato da materiali di scarto recuperati dagli oceani e sulla terraferma. La piuma utilizzata, in particolare, è un sottoprodotto della filiera alimentare ed è certificata secondo il protocollo Dist (Down Integrity System & Traceability) che assicura, lungo tutta la filiera, tracciabilità della materia prima ed elevati standard di allevamento.

 

Ma Moncler fa leva anche sullo stile per essere ancora più sostenibile: le giacche sono disponibili in un’unica variante colore, il nero che, essendo adatto a qualsiasi occasione, riduce, nel caso, la necessità di moltiplicare i capi in guardaroba. La ricerca di materiali è estesa anche al packaging: tutta la carta, assicura Moncler, deriva da foreste gestite responsabilmente e, inoltre, quella utilizzata per le shopping bag e le confezioni regalo è anche riciclata.

 

Per capire l’interesse del gruppo al tema, che è divenuta (da tempo) parte sostanziale della strategia generale e non una sua appendice, basta ricordare le parole che Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del gruppo, pronunciò in occasione della presentazione del piano. Il numero uno di Moncler chiamò in causa la necessità di mettere in campo energie straordinarie: “Il mondo sta affrontando sfide ambientali e sociali sempre più urgenti unite ad un’emergenza sanitaria che ora più che mai ci ricorda che i risultati raggiunti oggi non possono e non devono bastare per domani”.

 

Per essere “all’altezza di queste sfide come individui, organizzazioni e aziende”, è dunque necessario mettere in campo quelle energie che “si generano solo quando le persone si uniscono verso obiettivi comuni. È tempo di sperimentare nuovi approcci, nuovi modi di lavorare e nuove azioni per cercare soluzioni anche laddove non avremmo pensato di poterle trovare”.

 

E dunque, il piano della maison prevede il raggiungimento della carbon neutrality, il riciclo degli scarti di produzione, l’utilizzo diffuso di nylon sostenibile, l’eliminazione della plastica monouso. Come ulteriore passo verso un approccio sempre più circolare, Moncler inizierà a riciclare piuma certificata secondo il Protocollo Dist attraverso un processo meccanico innovativo, che consente un risparmio di acqua di circa il 70% rispetto ad un processo tradizionale di riciclo della piuma. Il Piano di Sostenibilità si focalizza anche sulla tracciabilità delle materie prime e il continuo miglioramento degli standard sociali e ambientali lungo la filiera grazie ad una stretta collaborazione con i propri partner produttivi. Aspetti e obiettivi, questi, che nella nuova collezione di giacche trovano concretezza.

 

E proprio in virtù del suo impegno, Moncler per il secondo anno consecutivo si è posizionata al primo posto come Industry Leader del settore ‘Textiles, Apparel & Luxury Goods’ negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe. Si tratta di uno tra i più prestigiosi indici di sostenibilità ed è un autorevole standard di riferimento per gli investitori che includono considerazioni di sostenibilità nel loro processo decisionale di investimento. L’indice ammette solo le società valutate migliori nella gestione del proprio business secondo i criteri di responsabilità economica, sociale e ambientale analizzati da S&P Global, la principale società mondiale di rating, benchmark e analisi, che ha condotto l’assessment.

 

Moncler ogni anno rendiconta le proprie performance e i propri obiettivi di sostenibilità nella dichiarazione consolidata non finanziaria. L’ultima presentata relativa al 2019 indica i seguenti goal: 100% della piuma acquistata tracciata e certificata secondo il Protocollo Dist dal 2015; introduzione progressiva di tessuti e accessori a basso impatto (riciclati, bio-based) nelle collezioni; 90% del packaging di prodotto realizzato con materiali sostenibili; -30% delle emissioni di CO2 dirette negli ultimi tre anni (2017-2019); 100% energie rinnovabili in Italia e nel polo produttivo in Romania; 100% della filiera produttiva del capospalla verificata da un ente terzo su aspetti etico-sociali negli ultimi tre anni (2017-2019). E ancora 45.000 bambini protetti dal freddo in collaborazione con Unicef negli ultimi tre anni (2017-2019).

 

Anche nell’ambito dei prodotti finanziari, Moncler sta sperimentando e adottando nuovi meccanismi legati a performance di sostenibilità: a luglio 2020, il gruppo ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un accordo di finanziamento che prevede la concessione di una linea di credito di tipo sustainability-linked revolving credit facility con un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale. a novembre 2020, sempre con Intesa Sanpaolo, Moncler ha siglato un accordo per le coperture di rischio di cambio che prevede un premio in termini di miglioramento dello strike di hedging sulle valute in base al riconoscimento di elevati standard di sostenibilità da parte di un ente di valutazione esterno ed indipendente.

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