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Enel, risultati preliminari 2020: calo del 19% per i ricavi

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Sessantacinque mld di euro, in diminuzione di 15,3 miliardi di euro (-19,1%) rispetto agli 80,3 miliardi di euro realizzati nel 2019: sono questi i ricavi del 2020 di Enel, secondo i risultati consolidati preliminari esaminati oggi dal Consiglio di Amministrazione del gigante energetico.

 

 

Il calo dei ricavi, secondo Enel, è prevalentemente riconducibile alla riduzione delle vendite di gas ed energia elettrica in Spagna e Italia, principalmente per gli effetti derivanti dall’epidemia da COVID-19; alla diminuzione dei ricavi da generazione termoelettrica e trading in Spagna e in Italia per minori attività di trading su commodity per effetto della riduzione dei volumi intermediati e dei prezzi applicati; ai minori ricavi da infrastrutture e reti, essenzialmente per la riduzione della quantità di energia trasportata per gli effetti derivanti dall’epidemia; all’evoluzione negativa dei tassi di cambio, in particolare in America Latina.

 

 

L’Ebitda ordinario ammonta a 17,9 miliardi di euro, in linea con il 2019. In particolare, si rileva un incremento di Enel Green Power, prevalentemente a seguito del miglioramento del margine operativo lordo in Italia, per le migliori performance degli impianti idroelettrici. Aumenta poi il business in Nord America e Spagna, per le maggiori quantità di energia prodotta con l’entrata in funzione di nuovi impianti nel corso del 2019 e del 2020. La generazione termoelettrica e il trading in Spagna, hanno beneficiato dello sconto energia a seguito del “V Accordo Quadro sul Lavoro in Endesa”; in Italia e Spagna è poi migliorato il margine di generazione legato alla diminuzione dei costi di approvvigionamento e per le migliori efficienze operative.

 

Tale incremento, dice Enel, è stato sostanzialmente compensato: dalla variazione negativa di Infrastrutture e Reti principalmente in America Latina riferibile ai minori volumi di energia trasportati per gli effetti sulla domanda derivanti dall’epidemia da COVID-19; all’effetto cambi negativo e agli impatti positivi rilevati nel 2019 relativi all’accordo raggiunto da Edesur con il governo argentino per la definizione di partite regolatorie pregresse; dalla riduzione del margine relativo ai Mercati Finali dovuta principalmente ai minori volumi di energia in Spagna, prevalentemente a causa dell’impatto dell’epidemia da COVID-19, e in America Latina all’effetto cambi negativo e alla rilevazione del provento legato al già citato accordo di Edesur con il governo argentino raggiunto nel 2019. L’incremento del margine rilevato in Romania ha parzialmente compensato gli effetti di tali riduzioni.

 

 

L’Ebitda (margine operativo lordo), che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è pari a 16,8 miliardi di euro (17,7 miliardi di euro nel 2019, -5,1%). L’Indebitamento finanziario netto a fine 2020 è pari a 45,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto alle attese. La variazione rispetto ai 45,2 miliardi di euro rilevati nel 2019 (+0,4%) è riferibile al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo, dal pagamento di dividendi e dalle operazioni straordinarie per l’acquisto di ulteriori partecipazioni nel capitale sociale di Enel Américas ed Enel Chile. I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa e la riconduzione a strumenti ibridi di capitale di prestiti obbligazionari precedentemente emessi, per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni, hanno sostanzialmente compensato il fabbisogno finanziario connesso alle fattispecie sopra evidenziate.

 

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