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Bagnoli eterna incompiuta: una bonifica che manca da 30 anni

bagnoli italsider

La Corte dei conti ricostruisce quasi trent’anni di fallimenti nella bonifica e riconversione dell’ex sito industriale di Italsider, Cementir e Eternit. La versione completa di questo articolo, a firma di Alberto Sisto, è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2021.

VERREBBE DA DIRE: salvate il comune di Bagnoli. Da cosa? Dai progetti di bonifica e rigenerazione post Italsider, Cementir ed Eternit, tre aziende che con i loro impianti in quell’area per un secolo hanno sversato ogni genere di immondizia. È questa la sensazione che si prova a leggere la relazione triennale sulla bonifica e il rilancio dell’ex borgo industriale napoletano fatta dalla Corte dei conti. Non solo per quello che è stato fatto, visto che in trent’anni non è stato fatto praticamente nulla. E quel poco che è stato fatto è andato in malora. E neanche per quello che sta cercando di fare da qualche anno Invitalia. La società gestita dal supercommissario Domenico Arcuri, che si è presa l’onere di portare a compimento un’opera iniziata nel 1994, che doveva completarsi dopo 10 anni, ma che non vedrà la luce prima della meta del 2025. Ma soprattutto per ciò che s’intende fare: il faraonico piano di rigenerazione voluto dagli enti locali in una delle aree a maggior rischio vulcanico d’Italia. L’allarme lo ha dato Mauro Oliviero, magistrato della Corte dei conti, che con altri sei colleghi ha firmato la Relazione sui finanziamenti destinati alla bonifica e alla rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli Caroglio 2015-2018, depositata a dicembre e che porta avanti la ricognizione fino agli ultimi mesi del 2020.

 

CHE COSA RACCONTA IL MAGISTRATO? Che di fatto l’attività di bonifica, dopo il fallimento delle società pubbliche locali, inventate da sindaci e dall’amministrazione regionale, praticamente non è mai partita. E si sta parlando di bonifiche da amianto, residui industriali pesanti. Ma anche che, con l’arrivo di Arcuri, le cose stanno incominciando a muoversi, anche se sotto la spada di Damocle di ogni genere di contenzioso con i curatori fallimentari, le amministrazioni, locali e anche i fornitori. Sollevando tuttavia dubbi sull’opportunità e la riuscita di una trasformazione dell’area in un polo di servizi e servizi turistici.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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