Bernie Madoff, autore di una delle più grandi frodi nella storia della finanza americana, è morto all’età di 82 anni. Lo riferiscono i media americani, secondo i quali il finanziere si è spento per cause naturali al Federal Medical Center del carcere di Butner, in North Carolina, dove stava scontando una condanna a 150 anni.
Madoff era da tempo alle prese con una malattia terminale, ragione per la quale il suo avvocato, un anno fa, aveva chiesto al tribunale federale di scarcerarlo. Il legale aveva fatto riferimento a una insufficienza renale cronica, facendo presente che secondo i medici al suo assistito restavano appena 18 mesi di vita, ma l’istanza venne respinta.
Classe 1938, già presidente del Nasdaq e per decenni tra i protagonisti di Wall Street, nel dicembre 2008 scioccò il mondo confessando che le sue attività di investimento multimilardarie non erano altro che un gigantesco ‘schema Ponzi‘. La truffa consisteva nel fatto che Madoff versava l’ammontare degli interessi pagandoli con il capitale dei nuovi clienti. Il sistema saltò nel momento in cui i rimborsi richiesti superarono i nuovi investimenti.
Secondo le indagini, in oltre 40 anni di attività la frode architettata da Madoff aveva coinvolto circa 37mila clienti in 136 Paesi del mondo, con un investimento complessivo di circa 17,5 mld di dollari. Quando Madoff fu arrestato a dicembre del 2008 emerse che attraverso dei falsi estratti conto aveva convinto i suoi clienti che quegli investimenti avevano fruttato loro partecipazioni azionarie per 65 mld di dollari. Dopo essersi dichiarato colpevole dei reati a lui contestati, nel marzo 2009 fu condannato al massimo della pena.
Nel decennio successivo al suo arresto un fiduciario nominato dal tribunale ha restituito agli ex clienti di Madoff oltre 12 mld di dollari. Qualche anno fa Madoff aveva fatto sapere di essersi pentito.
