(fortune.com) – Fan delle criptovalute, è arrivato il momento di gioire: si può investire su Coinbase. Mercoledì la piattaforma scambio di criptovalute ha aperto le negoziazioni sul Nasdaq scegliendo la via meno comune della quotazione diretta. Ma non appena le azioni hanno iniziato a essere negoziate, dopo le 13, ora di New York, Coinbase (quotata con la sigla ‘COIN’) ha avuto un inizio piuttosto movimentato.
Il titolo ha aperto a 381 dollari per azione, di gran lunga di più rispetto al ‘prezzo di riferimento’ di Coinbase di 250 dollari, una sorta di benchmark utilizzato per le quotazioni dirette che spesso si basa sulle negoziazioni della società sul mercato privato (al riguardo è importante chiarire che il ‘prezzo di riferimento’ non è come il prezzo di una Ipo, in cui le azioni vengono vendute ai primi investitori prima dell’apertura delle negoziazioni al pubblico). E, come molti esperti avevano previsto all’inizio di questa settimana, gli scambi di Coinbase sono stati piuttosto volatili.
Il titolo è salito ben oltre i 420 dollari per azione durante tutto il pomeriggio di negoziazione, per poi chiudere a 328, cioè il 14% di meno rispetto al prezzo di apertura. Con una valutazione iniziale, su base completamente diluita, che secondo CNBC si attesta per Coinbase a circa 86 miliardi di dollari.
Ma, viste le grandi aspettative, e con le azioni che hanno chiuso al di sotto del prezzo di apertura, si può dire che il primo giorno della quotazione diretta di Coinbase sia stato un successo?
Analisti come Dan Ives di Wedbush Securities sottolineano che “negli ultimi sei mesi, ci sono state preoccupazioni persistenti sulla voglia di acquisto che ci sarebbe stata intorno alle criptovalute e a Coinbase”. Tuttavia, “visto il risultato, definirei il primo giorno un colpo vincente” per Coinbase, ha detto Ives a Fortune. Salvo poi aggiungere che, “ovviamente, il suo successo non si può misurare in un solo giorno, ma dipenderà dalle performance sulla lunga distanza“. Per Ives, Coinbase dovrà dimostrare di dare continuità alla performance per convincere Wall Street a puntare forte sul titolo.
Tuttavia quello di mercoledì potrebbe non essere stato un successo per tutti. C’è chi come Matthew Kennedy, senior Ipo market strategist presso Renaissance Capital, pensa che il primo giorno sia stato un trionfo per Coinbase e per “l’ambito crypto in generale”, ma i nuovi investitori che “hanno comprato al prezzo di apertura hanno registrato una perdita a doppia cifra in un’unica giornata“. Per loro, ha detto Kennedy a Fortune, “difficilmente si può parlare di successo”. Secondo l’esperto, dopo questa esperienza la maggior parte degli investitori capirà che è “molto rischioso acquistare azioni di una nuova quotata come questa nel suo primo giorno”. Per Kenendy, tuttavia, i dipendenti e gli azionisti insider che hanno avuto la possibilità di vendere senza un periodo di lock-up (come accade nel caso di una quotazione diretta rispetto a una Ipo) potrebbero definire la giornata “un successo”.
La volatilità degli scambi di Coinbase al suo debutto non è stata una sorpresa per Wall Street. Ives, di Wedbush, osserva che “in borsa tutto ciò è collegato ai Bitcoin è destinato a una andamento da ‘montagne russe'”. In effetti gli esperti si aspettano che il titolo Coinbase, in analogia con quanto accade per le criptovalute, sia destinato a essere un po’ volatile, almeno nel breve termine. Perché alla fine, come Emilie Choi, presidente e direttore operativo di Coinbase, ha detto mercoledì a Robert Hackett di Fortune, “chiunque vuole investire nelle criptovalute deve pensare al lungo termine, altrimenti non è una cosa per i deboli di cuore”.
Per gli investitori interessati alle azioni Coinbase dopo il debutto, Kennedy, di Renaissance Capital, ha un suggerimento: “In base all’esperienza di precedenti quotazioni dirette, queste azioni avranno bisogno di un paio di mesi per assestarsi. Aspettare e capire quando è il momento giusto per investire non è una cattiva strategia”.
