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La nuova frontiera del digital design

Che la pandemia non fosse riuscita a fermare l’industria creativa lo avevamo capito. Che potesse anche diventare un volano d’innovazione tout-court in uno dei settori più colpiti dalle misure di distanziamento sociale, non del tutto. Gli ultimi dubbi, tuttavia, sono stati definitivamente dissipati partecipando a un doppio (originalissimo) evento: l’opening vip party della prima mostra di design digitale allestita sulla prima piattaforma curatoriale digitale. Una piattaforma che si comporta esattamente come un’istituzione – un museo o una galleria d’arte – e ospita nello specifico “Come Back Tomorrow”, la nuova esposizione di Objects Of Common Interest (OoCI) il duo di designer-architetti formato da Leonidas Trampoukis ed Eleni Petaloti, un brand oggi molto apprezzato dal mercato.

In questa galleria virtuale, tutto diventa possibile: “anche presentare la collezione d’oggetti da sogno nello spazio che si è sempre sognato”, assicurano le curatrici della mostra sperimentale, Maria Cristina Didero e Annalisa Rosso, due nomi conosciuti nel panorama internazionale del design. Non a caso, infatti, la piattaforma è stata battezzata “Perfettooo!”, parola che sintetizza brillantemente l’idea dello spazio ideale per progetti ideali.

“La mostra perfetta nella location perfetta è il sogno di qualsiasi artista, spiega Didero, ma è qualcosa che puoi ottenere solo sfruttando la dimensione digitale, perché nella realtà nessun designer può produrre tutti gli oggetti che vorrebbe, senza dover fare i conti con le limitazioni imposte dagli spazi e dai costi”. “Grazie a ‘Perfettooo!’, prosegue, proponiamo di volta in volta a un diverso artista di presentare un progetto che per qualsiasi motivo non è mai riuscito a realizzare, in uno spazio che non potrebbe mai avere e che può essere un cubo bianco o la spiaggia di Malibu’, un castello in Scozia o Buckingham Palace!”. In questo senso “Perfettooo!” diventa anche sinonimo di libertà assoluta per il creativo e per il curatore. “Una flessibilità totale che solo l’online può darti e che riguarda le forme e le dimensioni degli oggetti in mostra, ma anche i set in 3D dove sono inseriti”, osserva Didero.

Il progetto è nato su iniziativa delle due curatrici e dell’agenzia di consulenza creativa Mr Lawrence che l’ha anche sviluppato dal punto di vista tecnologico, con il supporto del gruppo spagnolo LLOS&, specializzato in siti web di design, e di Konstantinos Koudinis per gli effetti visivi. Diversamente dai numerosi progetti già lanciati, che hanno semplicemente portato sul web mostre altrimenti cancellate per via delle restrizioni imposte dalla pandemia, “Perfettooo!” non vuole scimmiottare la realtà riproducendo mondi reali e non più fruibili di persona. “Piuttosto, puntualizzano le curatrici, vogliamo far vivere al visitatore, attraverso il suo computer, un’esperienza totalmente digitale, molto vicina a un’esperienza reale”.

Alla piattaforma si può accedere su invito, registrandosi all’evento e dopo aver ricevuto una password individuale. Anche la “ritualità” che caratterizza le vernici è stata rispettata: solo alcuni invitati selezionati hanno partecipato all’opening Vip party e alla conferenza stampa in remoto, preludio della visita in anteprima dell’esposizione che solo successivamente è stata aperta al grande pubblico. E come in tutti i musei che si rispettano, alla fine del percorso espositivo c’è un “bookshop” dove il visitatore può acquistare non i cataloghi cartacei, ovviamente, ma i file autenticati delle opere in mostra. “Si tratta di un valore che compri online, che puoi stampare e conservare a casa, esattamente come un’opera reale, firmata o numerata, dell’artista”, puntualizza Didero. Inoltre, due collezioni firmate OoCI, oggi visibili solo nell’ambito della mostra digitale, a settembre saranno battute come veri e propri “Non Fungible Token” (Nft) da Cambi, la casa d’aste leader in Italia nelle vendite di design da collezione. Un altro aspetto innovativo del progetto, infatti, interessa anche il mondo dei cosiddetti “beni non fungibili”, beni digitali con un valore reale perche’ la loro originalità è certificata su blockchain e non possono quindi essere riprodotti. Gli Nft, come veri e propri certificati di proprietà digitale possono essere venduti, acquistati e collezionati ed oggi rappresentano un mercato in rapidissima ascesa specie nel campo del collezionismo d’arte contemporanea e di design perché permettono all’acquirente di contattare direttamente i creatori di contenuti digitali, senza bisogno di intermediari e realizzare ottimi investimenti.

Dopo la batosta subita dal settore con il ciclone Covid, sono questi certificati digitali, collezionabili e non riproducibili – secondo gli analisti – a segnare l’avvio di una nuova età dell’oro nel mercato dell’arte contemporanea e del design.

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