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Draghi, il rischio ragionato e la scommessa

Un “rischio ragionato” e una “scommessa”. Il premier Mario Draghi continua a dare un peso rilevante alle parole e al loro significato. Sono lo strumento di comunicazione che ha sempre usato e che ha sempre saputo usare meglio di altri.

Le usa con la fermezza che lo aiuta a renderle credibili e, per questo, un impegno da mantenere per riaffermare la sua credibilità. Il rischio di riaprire progressivamente dal 26 aprile c’è. I contagi potrebbero risalire, una nuova ondata potrebbe essere alimentata da comportamenti scorretti. Ma quel rischio è ragionato, perché i benefici prevalgono e perché se le regole vengono rispettate è possibile realmente innescare una ripresa che è insieme sociale ed economica. Draghi parla di un rischio ragionato perché è la verità che vuole comunicare e perché è la sua decisione, non quella di Speranza e non quella di Salvini. Che pure hanno il loro ruolo e il loro peso.

Il rischio ragionato è legato alla scommessa. Una doppia scommessa sulla crescita e sul debito buono. Anche qui, soprattutto un’assunzione di responsabilità. Draghi è convinto, e mostra la sua convinzione, della possibilità reale di ribaltare il quadro economico. Servono decisioni coerenti e una capacità di trasmettere le decisioni a chi ne deve beneficiare che finora non c’è stata. Serve una capacità di governare che deve riuscire a mettere insieme con chirurgica precisione le risorse impiegate e i risultati, le scadenze fissate con l’effettiva partenza dei progetti.

C’è’ il Recovery Plan per questo. Ma non basta. Ecco perché nel piano sulle opere da sbloccare Draghi fa un altro investimento di credibilità. Ha concordato con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini un cronoprogramma e lo annuncia con una premessa: “Se non credessi che siamo in grado di rispettarlo non ve lo avrei dato”.
Parole, comunicazione diretta, che servono a metterci la faccia e a ‘garantire’ risultati.

Saranno solo i risultati a dare consistenza definitiva alla parole. Draghi lo sa ma è convinto di vincere la scommessa, passando per il rischio calcolato.

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