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ING abolisce il contante, un modello per tutti?

ING, il colosso bancario olandese del Conto Arancio, dichiara guerra al contante. Dal 1 luglio 2021 le filiali ING si riorganizzano e, dallo stesso giorno, saranno dismessi tutti gli ATM e le casse automatiche presenti in Italia.

Non sarà più possibile utilizzare gli sportelli ATM e le casse automatiche presenti nelle filiali ING. Si possono invece continuare a fare tutte le operazioni dal sito ing.it, dall’App ING, tramite il Servizio Clienti ING e la Chat, si può richiedere l’apertura di nuovi prodotti bancari, finanziari e assicurativi o parlare con un Financial Coach per i prodotti di investimento.

Dal 30 giugno 2021 ING dismetterà anche il servizio di alimentazione di Conto Arancio. Cosa vuo dire? A partire dal 1 luglio 2021, per accreditare fondi sul Conto Arancio non si potrà più versare contante, ma si dovranno invece effettuare solo bonifici e giroconti.

Le motivazioni che arrivano dalla banca sono eloquenti, “Stiamo evolvendo verso un modello cashless e sempre più mobile first. Questo per rispondere alle preferenze dei nostri clienti”, ha chiarito Alessio Miranda, Country Manager di Ing in Italia.

Le parole del banchiere aprono una serie di questioni. Si tratta di una scelta strategica isolata? Oppure le altre banche si preparano a seguire il modello? Il dato di fondo è che la gestione del contante è diventata per le banche soprattutto un costo, perchè la redditività tende a zero e perché i canali digitali offrono uno sviluppo potenzialmente infinito.

Se la scelta di Ing fosse condivisa da altri, anche i costi di gestione della rete degli Atm potrebbero diventare ingestibili. E, in prospettiva, anche il bancomat, dopo lo sportello, potrebbe essere inghiottito dal digitale.

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