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Una quota del mito All Blacks ceduta a un Fondo

Il mito All Blacks legato a un fondo di private equity. E’ ufficiale la cessione del 12,5% dei diritti commerciali del marchio legato alla leggendaria nazionale di rugby neozelandese al fondo d’investimento statunitense Silver Lake, che detiene pacchetti di azioni sia nella lega di arti marziali UFC e nel City Football Group, la società che possiede il Manchester City e ha costruito un arcipelago di società minori tra Sudamerica, Australia, Stati Uniti, Asia ed Europa.

Si è così conclusa una trattativa che andava avanti da un anno, con la New Zealand Rugby Federation che si è decisa a cedere una fetta del brand All Blacks di fronte a un’offerta da 280 milioni di dollari. Così, Silver Lake potrà negoziare accordi in tutto il mondo per vendere i diritti televisivi delle esibizioni sul campo degli All Blacks e anche sui prodotti derivati, ovvero magliette, pantaloncini, fascette della mitica nazionale neozelandese, campione del mondo in carica.

Con questa operazione, il valore commerciale del marchio degli All Blacks dovrebbe raggiungere, secondo le stime della federazione neozelandese, i 2,2 miliardi di dollari. Certamente, l’accordo tra il fondo d’investimento e gli All Blacks è una polaroid dello sport che cambia, che cerca diverse fonti di entrata. Nonostante gli All Blacks abbiano provato a tenersi lontani dall’intreccio eccessivo tra sport e business, nonostante la sponsorizzazione triennale (che si chiude alla fine del 2021) con il colosso statunitense delle assicurazioni AIG. Ed è una rivoluzione a tal punto per il movimento neozelandese che l’associazione dei giocatori, nelle scorse settimane, si è nettamente schierata contro l’accordo tra la federazione e il fondo d’investimento, e potrebbe ancora provare a mettersi di traverso, bloccando l’intesa già sancita.

Ma i conti sono conti, il bilancio in attivo della federazione da 57 milioni di euro prima dell’era Covid-19 è solo un ricordo e quindi c’è l’apertura necessaria ai fondi di investimento, in cambio di risorse per i tornei, per l’attività giovanile degli All Blacks. Non si tratta, in ogni caso, della prima stretta di mano tra il rugby e il private equity: oltre a Silver Lake, c’è anche CVC Capital Partners, gruppo inglese, che ha acquisito partite della Premiership inglese, della Pro 14 europea ed è ancora al tavolo delle trattative per investire nel Sei Nazioni. Per gli All Blacks, in ogni caso, per fronteggiare la crisi finanziaria causata dalla pandemia dovrebbero arrivare altre risorse fresche dal possibile accordo con il gigante francese dell’edilizia Altrad, come main sponsor per 18 milioni di euro annui.

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