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Stellantis, ricavi e consegne auto in crescita, allarme microchip

auto stellantis

Stellantis, colosso dell’auto nato dalla fusione di Fca e Psa, chiude il suo primo trimestre di vita con ricavi pari a 34,3 mld di euro e a 37 mld di euro su base pro-forma, nel confronto con i 32,4 miliardi nel primo trimestre 2020 (+14%).

I dati non prendono in considerazione i risultati di Fca dal primo al 16 gennaio 2021, data in cui è divenuta effettiva la fusione con Psa. I dati pro-forma considerando i risultati dal primo gennaio 2021 paragonandoli con quelli aggregati del 2020.

“Nel primo trimestre dopo la fusione – ha spiegato in una nota il Cfo Richard Palmer – Stellantis ha riportato forti ricavi, con il portafoglio di marchi diversificato che ha trainato la crescita dei volumi, un effetto prezzi positivo e un miglioramento del mix di prodotto nonostante le difficoltà dovute alla carenza di semiconduttori a livello globale”.

Nel primo trimestre 2021 il gruppo ha consegnato 1,47 milioni di autovetture, 1,56 milioni su base pro forma, in crescita dell’11% rispetto agli 1,41 milioni dello stesso periodo del 2020, quando si erano manifestati i primi effetti della pandemia di Covid. Le consegne complessive, che includono anche i veicoli commerciali leggeri, sono cresciute del 12% a 1,61 milioni di unità. Questi dati, avverte il gruppo, riflettono da un lato la sospensione temporanea della produzione nel primo trimestre 2020, dovuta al lockdown, dall’altro le perdite di produzione registrate nel primo trimestre 2021 per la carenza di semiconduttori, con un impatto di circa 190 mila autoveicoli rispetto alla produzione programmata.

Nel primo trimestre 2021 Stellantis ha confermato la leadership di mercato in Europa e in Sud America, con una crescita anche negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’Europa, Stellantis ha una quota di mercato del 23,6% (auto e veicoli commerciali leggeri), in crescita di 150 punti base rispetto al primo trimestre 2020. Negli Stati Uniti, la quota di mercato retail è salita di 20 punti base all’11,5%. Nel mercato sudamericano di auto e veicoli commerciali leggeri, il gruppo è leader con una quota di mercato del 22,2% (+530 punti base su anno), registrando in Brasile il 28,9% (+810 punti base) e in Argentina il 27,8% (+360), grazie in particolare alle vendite della nuova Fiat Strada.

Confermata, infine, la guidance per il 2021, che vede un margine operativo adjusted al 5,5–7,5%, assumendo che non vi siano lockdown significativi dovuti a Covid-19. Difficile fare previsioni sugli effetti della carenza di microchip nel corso dell’anno, con l’aspettativa di un impatto più forte nel secondo trimestre 2021 rispetto al primo e con miglioramenti nella seconda parte dell’anno.

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