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Fintech, Soldo e il credito ‘super-breve’ per aziende affidabili

credito imprese

Un nuovo round di finanziamento e nuovi prodotti. I piani della fintech Soldo per il credito breve spiegati dal fondatore Carlo Gualandri. La versione completa di questo articolo, a firma di Maria Elena Molteni, è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2021.

IL CONTROLLO DELLO SPENDING e l’efficientamento dei processi in chiave digitale spingeranno le aziende a un più rapido ritorno alla crescita. Non ha dubbi Carlo Gualandri, pioniere del web, che nel 2015 ha fondato la fintech Soldo, tra quelle più in rapida crescita in Europa, con sedi a Milano, Roma, Dublino e Londra e attiva in tutti i Paesi del Vecchio Continente. E che si appresta ad aprire anche al mondo del credito. Quello di super-breve termine, legato al meccanismo stesso dei pagamenti, e uno più lungo, che non prevede la gestione dei capitali e il rischio proprio delle istituzioni bancarie, ma vincolato alla finalità dell’operazione.

Intanto Soldo, per Dna e un po’ complice anche la pandemia, ha scelto di essere smart a tutti i livelli: ha chiuso gli uffici fisici e lavora totalmente da remoto, con forti investimenti nell’ufficio virtuale, avendo scelto di dedicare gli appuntamenti fisici a “riconnettere le persone più dal punto di vista umano, importantissimo, che professionale”, a vantaggio dell’efficienza. Appunto. Che è, o dovrebbe essere, la priorità, la stella polare che guida oggi le scelte aziendali. Ma le società, “in Italia e non solo, danno poca attenzione e dirigono a questo scopo pochi investimenti”.

Secondo uno studio che Soldo ha commissionato a Coleman Parkes, le economie europee perdono all’incirca 347 mld di euro all’anno a causa di controlli inadeguati sulle spese aziendali. Tradotto significa 30 mld per le aziende in Italia, 62 per le tedesche, 42 per quelle francesi e 37 mld di sterline nel Regno Unito nel 2020. Ma “la spesa che oggi esiste si sta trasformando, sta evolvendo dai meccanismi tradizionali a meccanismi diversi, sotto la spinta della digital transformation. Uno spostamento di quota, di portafoglio di spesa su un fornitore diverso si porta dietro un mezzo di pagamento diverso”, sottolinea Gualandri. A ben vedere, dunque, l’attività non è cambiata: c’è sempre un venditore, un compratore, un acquisto, un pagamento. Però, le modalità con cui tutto questo avviene si sono trasformate.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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