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Auto elettriche, come ottimizzare il tempo di attesa della ricarica

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Ottimizzare il tempo di attesa della ricarica per i proprietari di auto elettriche e creare opportunità di guadagno per bar, ristoranti che decideranno di istallare le colonnine in prossimità della propria attività. Questi sono gli obiettivi di GasGas, startup italiana che entro il 2030 punta a costruire mille colonnine di ricarica per auto elettriche in tutto il territorio nazionale.

L’interesse per la mobilità elettrica è sempre più sulla bocca di tutti. Basti pensare che nel 2020, sono state immatricolate quasi 60mila auto elettriche, con un aumento del 251%. Il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima ha l’obiettivo di arrivare a un parco circolante elettrico pari a 6 mln di veicoli nel 2030. Le previsioni di Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, anche in uno scenario moderato, ipotizzano che si raggiungerà un numero di veicoli elettrici pari a 1,5 mln nel 2025, per poi passare a 5,5 mln nel 2030.

Però, ad oggi, in molti rimandano l’acquisto di un’auto full-electric o ibrida plug-in perché i punti di ricarica sono ancora pochi o si trovano in location scomode da raggiungere e prive di servizi e attrattive.

“Ricaricare l’auto elettrica richiede tempo. Questo in sé non è un problema, perché gli e-driver sanno viaggiare prendendosi i giusti tempi. Ma cosa fare mentre ricarichi la tua auto se la colonnina è dispersa in mezzo al nulla? L’idea alla base di GasGas risolve questo problema, cruciale per la crescita del settore, e crea nuove opportunità di guadagno per tutte le attività commerciali e industriali che hanno capito il vero potenziale di questa collaborazione”, spiega Alessandro Vigilanti, co-founder e Ceo di GasGas.

“I veicoli elettrici hanno la necessità di essere alimentati da una infrastruttura capillare, all’aumentare del numero di mezzi in circolazione serviranno sempre più colonnine fino a quando tra il 2025 e il 2030, il numero di punti di ricarica confrontato a quello di veicoli in circolazione sarà ben più equilibrato. Oggi le colonnine sul territorio italiano sono circa 19mila, con un rapporto di 1:5 rispetto alle auto elettriche immatricolate. Per il 2025 ne serviranno 50mila ed entro il 2030 oltre 60mila”, continua Vigilanti.

GasGas ha l’obiettivo, come detto, di realizzare una rete da mille punti di ricarica entro il 2030, circa il 2% delle colonnine sul territorio nazionale, con una crescita delle installazioni entro il 2025 di 850 punti di ricarica. Un valore totale pari a 4,3 mld di euro per i soli servizi di ricarica, calcolato sul periodo 2021-2030.

Proprio perché ricaricare un’auto elettrica comporta un tempo di attesa, GasGas ha coinvolto nel progetto proprietari di negozi, bar, ristoranti e distributori di carburante. I commercianti che scelgono di collaborare con GasGas non dovranno sostenere costi. Colonnina di ricarica, gestione, manutenzione e promozione saranno interamente gestiti da GasGas. Il compito dei proprietari delle attività sarà realizzare le condizioni necessarie a valle dello studio di fattibilità, che GasGas si impegnerà a realizzare a proprie spese.

Il vantaggio per i partner sta nell’impatto mediatico che deriverà dall’avere messo a disposizione una colonnina per i propri clienti. Maggiore visibilità, ampliamento del giro d’affari, e attrattiva per gli e-driver che si fermeranno a ricaricare il proprio veicolo.

Agli utenti che vogliono sfruttare le colonnine, GasGas propone agli utenti un modello di consumo basato sulla membership. “I membri della rete GasGas pagano una fee fissa per il servizio di ricarica, con kWh illimitati. In questo modo gli utenti risparmiano sui costi di ricarica e possono intervenire nelle scelte che riguardano il posizionamento delle colonnine, che installeremo anche a seconda delle necessità degli iscritti”, commenta Stefania Menguzzato, co-founder & general manager di GasGas.

“Inoltre, i membri della Community GasGas supportano, proprio grazie al pagamento dei costi di iscrizione, lo sviluppo dei punti di ricarica e la loro maggiore diffusione sia sul territorio italiano sia, un domani, su quello europeo», continua Menguzzato.

Le GasGas Station sono gestite da una piattaforma virtuale e tutte le colonnine potranno essere usate anche da chi non è membro della community. Per quest’ultimi il modello di pricing prevede un costo al kWh concorrenziale, un costo per l’avvio della ricarica e un eventuale costo per l’occupazione dello stallo.

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