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Bankitalia, nuovo record debito pubblico a 2.650,9 mld. Cresce quota detentori esteri

debito pubblico record Banca d'Italia

Nuovo record del debito pubblico italiano a marzo, con un aumento di 6,9 mld di euro rispetto al mese precedente che porta il totale del debito delle amministrazioni pubbliche a 2.650,9 mld, il valore più alto mai registrato. Il dato emerge dalla pubblicazione statistica ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’ della Banca d’Italia.

L’aumento legato al fabbisogno

L’aumento del debito è dovuto principalmente al fabbisogno (25,3 mld) che ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (18,3 mld, a 84,6), mentre l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha ridotto il debito per 0,1 mld.

Più titoli di Stato nei portafogli esteri

Guardando al dettaglio, con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 7,7 mld mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,8 mld. Il debito degli Enti di previdenza è invece rimasto quasi invariato. Alla fine di marzo la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 22,2 per cento (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese precedente), mentre la vita media residua del debito è lievemente aumentata a 7,4 anni. A febbraio il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri è aumentato ulteriormente, passando dai 710,703 mld di gennaio a 718,875 mld, il massimo da febbraio 2020.

Erogate due altre tranche Sure

A marzo, sempre secondo il bollettino statistico di Bankitalia, sono state erogate due ulteriori tranche (per un totale di 5,7 mld) dei prestiti previsti nell’ambito dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency, Sure). Alla fine del mese i prestiti erogati dalle istituzioni europee al nostro Paese ammontavano nel complesso a 26,7 mld.

Entrate tributarie marzo pari a 30,1 mld

Sempre a marzo, infine, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 30,1 mld, in aumento del 9,8 per cento (2,7 mld) rispetto allo stesso mese del 2020, che era stato influenzato, tra l’altro, dagli slittamenti d’imposta disposti dal decreto Cura Italia. Nel primo trimestre dell’anno le entrate tributarie sono state pari a 96 mld, in aumento dell’1,1 per cento (1 miliardo) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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