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Lavoro, nel primo trimestre quasi 900 mila posti in meno

industria manifattura imprese produzione economia

L’impatto della pandemia, pesante anche all’inizio del 2021, si fa ancora sentire sui numeri dell’occupazione, nonostante stiano migliorando quelli della produzione industriale. Nel primo trimestre 2021, secondo l’Istat, il numero di occupati in Italia è inferiore del 3,9% a quello dello stesso trimestre del 2020. Questo vuol dire quasi 900mila occupati in meno in un anno. Per la precisione, 889mila. Intanto, il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni scende al 56%.

I dati, dice l’Istat, sono ancora influenzati dall’impatto dell’emergenza sanitaria sul sistema economico, che si è fatto sentire soprattutto a gennaio. Leggendo i dati, non va dimenticato l’effetto del cambio di metodologia adottato dall’istituto sulla cassa integrazione. Intanto i dati provvisori del mese di aprile segnalano l’aumento congiunturale del tasso di occupazione (+0,1 punti in un mese) e di disoccupazione (+0,3 punti) e il calo di quello di inattività (-0,3 punti).

Nel confronto tendenziale, la diminuzione dell’occupazione coinvolge i dipendenti (-576 mila, -3,2%), soprattutto se a termine, e gli indipendenti (-313 mila, -6,0); il calo interessa sia gli occupati a tempo pieno sia quelli a tempo parziale (-3,8% e -4,2%, rispettivamente).

Il numero di disoccupati torna ad aumentare (+240 mila, 10,0% rispetto al primo trimestre 2020) – tra chi ha già avuto esperienze di lavoro – e prosegue, seppur a ritmi meno intensi rispetto ai tre trimestri precedenti, la crescita degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+501 mila, +3,7% in un anno).

Nel primo trimestre 2021, l’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) risulta in lieve calo rispetto sia al trimestre precedente -0,2% sia allo stesso trimestre del 2020 (-0,1%).

Nella sua indagine sul mercato del lavoro, l’Istat rileva anche che nel primo trimestre il tasso di disoccupazione sale al 10,7% (+1,2 punti), soprattutto tra i giovani e nel Centro-Nord. Il numero di disoccupati torna a crescere, dopo aver registrato un forte calo nei primi due trimestri del 2020, una crescita nel terzo e un ulteriore calo nel quarto.

Le persone in cerca di occupazione salgono a 2 milioni 643mila unità (+240 mila in un anno, +10,0%), a sintesi dell’aumento di chi ha avuto precedenti esperienze di lavoro e del calo di chi è in cerca di prima occupazione. Tra chi cerca lavoro, la quota di chi è in questa condizione da almeno 12 mesi diminuisce (51,6%, -1,5 punti in un anno), evidenziando una crescita di tale componente meno intensa (+88mila unità, +6,9%) rispetto a quella del totale dei disoccupati; il numero di persone in cerca di lavoro da almeno 12 mesi si attesta a 1 milione 364mila.

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