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Ronaldo e la Coca Cola, quando ha ragione lo sponsor

Cristiano Ronaldo è sicuramente uno dei più grandi calciatori di sempre. Per alcuni, ancora il più forte in circolazione. Guadagna molto, con il calcio e anche con gli sponsor, di varia natura. Le immagini che hanno aperto la sua conferenza stampa a Euro 2020 faranno discutere. CR7 ha spostato le bottigliette di Coca Cola, sponsor del torneo, indicando l’acqua e aggiungendo ‘bevete questa’. Un gesto ‘salutista’ che richiama la sua risaputa attenzione per la corretta alimentazione. Da un punto di vista economico, uno sgarbo significativo alla multinazionale, tra i principali sostenitori della manifestazione. Ecco il video rilanciato daSports Scene su youtube.

 

 

Una scelta, quella di Cristiano Ronaldo, che può mettere in difficoltà l’Uefa per il contratto di sponsorizzazione sottoscritto con Coca Cola. E che, sicuramente, ad Atlanta non sarà digerita senza conseguenze.

Chi ha ragione, Ronaldo o la Coca Cola? Tecnicamente, non ci sono dubbi. La Coca Cola paga, e non poco, per avere quella visibilità e un messaggio negativo veicolato da un’icona come Cr7 ha l’effetto contrario rispetto agli obiettivi di una costosa sponsorizzazione. Il sottotesto del gesto di Ronaldo, ‘la Coca Cola fa male, non la bevete’, non può che configurarsi come un danno e la richiesta di risarcimento del danno è un’ipotesi conseguente.

Cristiano Ronaldo ha scelto una provocazione presumibilmente ‘costosa’. La storia dello sport è piena di gesti di contestazione e di precedenti ‘irriverenti’ verso aziende coinvolte a livello di sponsorizzazione. E Ronaldo è ovviamennte libero di esprimere il suo pensiero e le sue opinioni sulla corretta alimentazione. Se sceglie di farlo in quel modo e in quella occasione, si assume però anche una responsabilità che va oltre la libera espressione di un’opinione.

C’è un altro aspetto non secondario da considerare. Cr7 guadagna con gli sponsor milioni di euro all’anno.

Un’indagine di SportCal, del 2018, censiva i partner commerciali del portoghese. Nel frattempo, alcuni contratti sono scaduti e altri se ne sono aggiunti. Ma la lista resta significativa. C’è di tutto, tranne la Coca Cola.

  • Abbott Laboratories (Farmaceutica – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • Altice (Telecomunicazioni)
  • American Tourister (Accessori da viaggio – 0,4 milioni di dollari p/a)
  • Banco Espirito Santo (Banca)
  • Clear Shampoo (Cura del corpo – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • Egyptian Steel (Industria)
  • Emirates Airlines (Trasporti aerei)
  • Exness (Consulenze finanziarie – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • HerbaLife (Alimentazione Sportiva – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • JBS (Abbigliamento – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • MTG (Farmaceutica)
  • Nike (Abbigliamento Sportivo – ca 30 milioni di dollari p/a)
  • PanzerGlass (Accessori telefonia – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • PokerStars.com (Scommesse Online – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • Samsung (Elettronica)
  • Soccerade (Bevande Energetiche)
  • Smaash Entertainment (Scommesse Online – 0,5 milioni di dollari p/a)
  • Sportlobster (Sito web)
  • TAG Heuer (Orologi – 1 milione di dollari p/a)
  • Toyota (Automobili)
  • XTrade (Servizi finanziari)
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