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Sace, mobilitati 46 mld per l’economia reale

Sace, Pierfrancesco Latini

Durante lo scorso anno il totale delle risorse mobilitate da Sace a supporto dell’economia reale è stato pari a 46 mld di euro. 25 mld per l’export e l’internazionalizzazione (in crescita del 18% rispetto al 2019) a cui si sono aggiunti altri 21 mld per Garanzia Italia e 300 mln delle garanzie ‘green’. È quanto emerge dal Bilancio di Sostenibilità di Sace dal titolo ‘Il nostro impegno, per le nostre imprese, verso il nostro futuro’.

Con questo report Sace ha voluto condividere con gli stakeholder i pilastri su cui si fondano le scelte aziendali orientate alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile ed inclusivo. Al tempo stesso, indicare la strategia che guiderà il business verso una crescita solida e alla portata di tutti, in grado di garantire una vera coesione sociale.

L’azienda guidata da Pierfrancesco Latini da tempo sostiene le imprese italiane nel loro sviluppo sul mercato globale, con un’attenzione alla tutela ambientale e al benessere di stakeholder e collaboratori. Un mandato che, in un anno complesso come il 2020, è stato rafforzato e ampliato oltre il tradizionale sostegno all’export, rendendo Sace a tutti gli effetti un’Istituzione a supporto dello sviluppo del Sistema Paese.

Un nuovo ruolo al fianco delle imprese italiane, prima nella fase emergenziale, quindi in quella strategica a supporto della transizione ecologica del Paese, come leva per gli investimenti del Pnrr e come attuatore del Green New Deal italiano.

Un’operatività che si è consolidata nei primi mesi del 2021 e per la quale sono state già deliberate garanzie di oltre un miliardo a beneficio di progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale focalizzata sull’integrazione dei cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni, la produzione di beni e servizi sostenibili e lo sviluppo di una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti.

Dall’avvio di questo nuovo mandato ad oggi, Sace ha già incontrato oltre 300 aziende potenziali beneficiarie dello strumento e resta aperta a un confronto con tutte le realtà target interessate ad approfondire le possibilità legate al Green New Deal nei settori in cui il nostro Paese esprime eccellenze imprenditoriali.

“Finalmente”, ha commentato l’amministratore delegato Latini, “è maturata la consapevolezza della necessità di un approccio sostenibile per il futuro del Pianeta e si è diffusa una forte attenzione al ‘green’ e alla tutela ambientale come grande opportunità di investimento, crescita e occupazione per l’intero sistema produttivo. Sace, in quanto gestore diretto del programma di garanzie legate al Green New Deal, potrà giocare un ruolo strategico nella transizione ecologica italiana, anche supportando gli investimenti previsti dal Pnrr”.

“Tutto questo in linea con gli indirizzi e la tassonomia definiti dall’Unione europea, cui ho avuto il privilegio di contribuire in prima persona nell’ambito del Technical expert group sulla finanza sostenibile, un passo decisivo verso la definizione di un framework di riferimento per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”, conclude Latini.

“Ci troviamo”, ha sottolineato il presidente di Sace Rodolfo Errore, “a un punto di svolta decisivo per l’Italia e sarà necessario agire su diverse leve per agganciare la ripresa. Servirà puntare su politiche economiche espansive; sull’attuazione del piano Next Generation EU; su un sistema finanziario globale focalizzato sul finanziamento dell’economia reale, sull’eccellenza del nostro tessuto imprenditoriale e su un’ambiziosa agenda verde. Tutto questo in una logica inclusiva a servizio delle generazioni a venire”.

Tutela della salute, della sicurezza e della qualità della vita aziendale, finanza sostenibile, impegno diretto in ambito ambientale, supporto alle pmi e alle imprese ad alto potenziale, rigore nella condotta aziendale, attenzione e cura del cliente, trasparenza e semplificazione, innovazione e digitalizzazione, specializzazione delle competenze territoriali e di settore: queste le direttrici lungo le quali si declina concretamente la sostenibilità in Sace, che vanno a costruire una matrice frutto dell’ascolto dei principali stakeholder interni e esterni all’azienda.

Direttrici che Sace implementa nella sua strategia aziendale basata su questi pilastri:

  • Clienti. L’obiettivo è la costruzione di rapporti ispirati a principi di trasparenza, affidabilità, responsabilità, efficienza e qualità. Viene monitorato con frequenza il livello di soddisfazione e vengono aggiornate le strategie in funzione dei risultati che emergono. Il forte processo di digitalizzazione dell’offerta degli ultimi anni si rinnova continuamente in risposta alle esigenze in costante evoluzione dei clienti e del mercato;
  • Persone. Viene promossa la parità di genere, l’eterogeneità culturale e intergenerazionale, per valorizzare e sviluppare i talenti dei dipendenti senza distinzione alcuna. Vengono tutelate ed esaltate le differenze, qualunque esse siano (nazionalità, genere, origine sociale, età, disabilità, origine etnica), convinti che proprio dalla differenza nasca il vantaggio competitivo di un’azienda;
  • Fornitori. Sono dei partner strategici. Chiediamo loro di aderire ai principi contenuti nel nostro Codice etico e nel Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati ai sensi del D. Lgs. 231/2001;
  • Istituzioni. Nello svolgimento del mandato per la promozione dello sviluppo del Sistema Paese, Sace intrattiene relazioni continuative con partner e istituzioni internazionali. In questo ambito ha un ruolo strategico per migliorare il posizionamento delle imprese italiane sui mercati esteri.

Il Bilancio di Sostenibilità di Sace, che non costituisce la Dichiarazione di carattere non finanziario di cui al D.Lgs 254/2016 predisposta a livello consolidato dalla controllante Cassa Depositi e prestiti S.p.A., è un ulteriore passo verso l’attenzione al green e alla tutela ambientale sottolineata anche attraverso l’introduzione della Climate change policy. Una serie di misure ad hoc per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni climalteranti. Un documento in linea con le best practice di settore, che aggiunge un altro tassello alla strategia di transizione ecologica dell’azienda guidata da Pierfrancesco Latini.

La principale novità è l’introduzione del divieto al supporto di centrali a carbone e di progetti volti all’estrazione, produzione e trasporto di carbone termico, nonché alle operazioni nel settore estrattivo che prevedano l’utilizzo del routine flaring e del fracking, due tecniche particolarmente dannose per l’ambiente.

La ricerca di uno sviluppo inclusivo, la creazione di valore condiviso e l’attenzione alle tematiche sociali e ambientali sono impegni che Sace promuove agli stakeholder, con la consapevolezza che la sostenibilità sia un tema ineluttabile per il futuro del Pianeta e delle generazioni a venire.

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