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Italvolt, a che punto è la realizzazione della gigafactory italiana

batterie ioni litio gigafactory

Proseguono gli incontri istituzionali di Italvolt, impegnata nel piano di realizzazione della prima gigafactory in Italia. La fabbrica dedicata alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici sarebbe la più grande in Europa, con circa 350.000 m2 previsti e una capacità che potrà raggiungere i 45 GwH.

Saranno circa 3.500 i dipendenti impiegati nell’impianto e nel complesso si stima che verranno creati circa 10.000 nuovi posti di lavoro con il relativo indotto. L’obiettivo è quello di iniziare i lavori per la costruzione dell’impianto di Scarmagno nella prima metà del prossimo anno e di avviare la produzione di batterie entro la fine del 2024.

Negli ultimi mesi Italvolt ha definito la roadmap industriale incontrando potenziali investitori, le istituzioni politiche locali e i rappresentanti dell’associazione territoriale di Confindustria, con i quali ha condiviso obiettivi, strategia e tempistiche per la realizzazione del progetto.

Nella prima settimana di giugno, Lars Carlstrom, fondatore e Ceo di Italvolt, è stato impegnato in una serie di incontri con i sindaci di Scarmagno, Strambino, Romano Canavese, Mercenasco, Viafre e Ivrea, con il presidente di Anpci Torino e la presidente di Confindustria Canavese, Patrizia Paglia.

La stessa Paglia ha rivolto un appello al Governo affinché presti la sua attenzione al progetto di Italvolt, il cui processo è già avviato e grazie a un concreto supporto pubblico potrebbe diventare operativo in breve tempo. Il progetto sulla gigafactory è stato poi discusso con la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte.

“Sono convinto”, ha dichiarato Adriano Grassino, sindaco di Scarmagno, “di interpretare correttamente il pensiero di tutti i sindaci convenuti nell’affermare che siamo pienamente soddisfatti delle informazioni che Italvolt ha condiviso nel corso del nostro recente incontro, perché ci confermano come il progetto stia procedendo in modo spedito e determinato. Ne è stato un chiaro esempio apprendere che i progettisti di Pininfarina hanno già incontrato i funzionari degli Enti preposti, il cui parere è vincolante ai fini della redazione e realizzazione del progetto”.

“Da parte dei sindaci presenti è stata, inoltre, apprezzata la disponibilità e l’attenzione rivolta nel rispondere ai vari quesiti posti e soprattutto la volontà di Italvolt di impegnarsi ad incontrare periodicamente il gruppo per un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto stesso.

Quale sindaco di Scarmagno non posso che essere soddisfatto per la futura riqualificazione dell’area industriale ex Olivetti che ne deriva e del conseguente impatto positivo che avrà sulla situazione economico occupazionale del Canavese, della Regione Piemonte o in ambito ancora più ampio. Il Comune di Scarmagno, per quanto di competenza, è pronto a fare la propria parte”, ha concluso il sindaco Grassino.

“Le informazioni ricevute durante l’incontro della scorsa settimana”, ha detto Paglia, “ci rendono ancora più fiduciosi nella realizzazione del progetto. Riteniamo doveroso che Confindustria Canavese offra il suo totale supporto per contribuire alla sua realizzazione, a beneficio del territorio e della filiera industriale canavesana, piemontese e nazionale”.

La divisione Architettura di Pininfarina, iconica casa di design automobilistico, incaricata della progettazione della gigafactory, stima di presentare il progetto definitivo tramite procedura Suap (Sportello unico per le attività produttive) nel tardo autunno, per poter presentare la richiesta dei permessi necessari ad avviare i lavori di costruzione dell’impianto alla fine dell’anno.

Italvolt è poi alle battute finali per concludere un accordo con il partner industriale individuato per la definizione della tecnologia che verrà utilizzata per la produzione delle batterie e può contare sulle collaborazioni avviate con American Manganese, che si occuperà del riciclo delle batterie e con Tüv Sud, incaricata di certificare i prodotti e garantire il rispetto dei principi Esg in tutti i processi produttivi.

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