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Evasione fiscale un “furto a noi stessi” da 79,8 mld nel 2018

Un furto “a noi stessi”, un furto che nel solo 2018 è stato di poco meno di 80 miliardi, in calo rispetto al passato ma pur sempre a livelli preoccupanti. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un webinair della Uil, ha sottolineato come l’evasione fiscale “è e rimane un male di questo Paese, perchè sono soldi che sottraiamo a noi stessi e al miglioramento del Paese: se non paghiamo le tasse è un furto che facciamo a noi stessi perché non riceviamo i servizi di cui abbiamo bisogno e che invochiamo”.

A suo giudizio, “occorre un cambiamento di prospettiva che porti i cittadini a pensare che noi siamo lo Stato e lo Stato è fatto dalle nostre scelte quotidiane”. E’ il “primo passo”, dice “di educazione civica” perché lo Stato è formato da tutti noi cittadini”.

Ruffini ha riconosciuto tuttavia come negli ultimi anni il tema abbia assunto “una consapevolezza maggiore nell’opinione pubblica”,” serve un cambio di passo, c’è l’esigenza di un nuovo patto fiscale per la necessità di recuperare queste risorse”. “Negli ultimi anni – ha aggiunto – bisogna riconoscere che c’è stata una riduzione dell’evasione fiscale: nel 2018 siamo sotto gli 80 miliardi, a 79,8, in calo rispetto agli 88 miliardi del 2011, qualcosa si sta muovendo e la tendenza va consolidata”.

“Il tema – ha spiegato – è come ridurre il tax gap e non quanti accertamenti debba fare l’Agenzia delle entrate. L’Agenzia funziona se riesce a controllare tutti gli evasori fiscali ma funziona ancora di più il sistema Paese se riesce a far si che gli evasori non ci siano o vengano ridotti”

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