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Creare valore ‘verde’: l’unione di retail e rinnovabili di Eni gas e luce

eni sostenibilità

Eni gas e luce, cioè il business retail di Eni, avrà un ruolo importante nella fornitura di energia green da parte della società. L’obiettivo è chiaro: valorizzare le rinnovabili grazie al retail, e viceversa. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio/agosto 2021.


IL VIA LIBERA È ARRIVATO il 29 aprile, quando il Consiglio di amministrazione di Eni ha approvato l’avvio del progetto strategico che servirà a mettere a punto il piano industriale e finanziario del nuovo veicolo societario che nascerà dall’unione delle attività di retail di Eni gas e luce e quelle relative all’energia rinnovabile, che nei piani futuri della società avrà un ruolo sempre più importante.

Mentre si decide quale debba essere la strada da seguire per questo nuovo veicolo societario (tra Ipo, cessione o scambio di una quota di minoranza) a essere chiari sono gli obiettivi.

Innanzitutto, “massimizzare la creazione di valore”, mettendo in contatto i circa 10 milioni di clienti di Eni con la crescente capacità installata di energia pulita dell’azienda: questo permetterà, dice la nota di Eni, di ampliare “l’offerta di servizi, infrastrutture ed energia verde direttamente all’ampia clientela retail”.

Quei circa 10 milioni di clienti diventeranno 11 nel 2025, secondo il progetto di decarbonizzazione e l’ultimo report di sostenibilità di Eni. E avranno a disposizione una capacità di generazione elettrica da fonte rinnovabile che arriverà a superare i 5 GW. Al 2030, secondo i piani, la divisione ‘retail e rinnovabili’ avrà 15 milioni di clienti e 15 GW di potenza installata. L’ebitda complessivo è previsto in aumento dai 600 mln di euro del 2021 a oltre un miliardo di euro nel 2025.

Eni ha comunicato che un suo team, supportato da advisor strategici e finanziari, sta valutando più opzioni “per la miglior valorizzazione di questa società nel corso del 2022, subordinatamente alle condizioni di mercato”. Queste opzioni comprenderebbero la cessione o lo scambio di una quota di minoranza, oppure la quotazione in Borsa tramite un’offerta pubblica iniziale (Ipo), un’opzione che permetterebbe di capitalizzare la forza crescente, sui mercati, dei business ‘verdi’.

Il progetto su Eni gas e luce, nei piani della società, contribuirà anche al raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni scope 3, cioè le emissioni indirette dovute all’attività dell’azienda a monte e a valle della catena del valore, una parte importante della strategia che porterà Eni alla neutralità carbonica entro il 2050.

Eni gas e luce (che si occupa di commercializzazione di gas, energia elettrica e soluzioni energetiche a famiglie, condomini e imprese) è una società controllata al 100% da Eni, ed è nata nel 2017 da un processo di societarizzazione delle sue attività retail gas & power.

Ad oggi, fornisce i suoi servizi a circa 10 milioni di clienti in 6 Paesi europei grazie al lavoro di 1.600 persone. Attraverso le sue consociate, Eni gas e luce è presente in Italia, Francia, Grecia, Slovenia e, da gennaio 2021, anche in Spagna e Portogallo. A inizio anno infatti Eni gas e luce ha siglato un accordo con il Grupo Pitma per l’acquisizione del 100% di Aldro Energía Y Soluciones S.L., attiva in Spagna e Portogallo nel retail di energia elettrica, gas e servizi. Ancora una volta, da una parte il retail, dall’altra le rinnovabili: sempre nella penisola iberica Eni ha recentemente acquisito tre progetti fotovoltaici nel sud della Spagna (per una capacità complessiva di 140 MW) da X-Elio, che in Spagna ha sviluppato e costruito progetti da oltre 1 GW. Nel Paese Eni punta a una crescita pari a 1 GW nei prossimi 5 anni.

Il grande ‘contenitore’ Eni di soluzioni sostenibili pronte per il mercato sta prendendo forma da tempo. Nel 2019, Eni gas e luce ha anche fatto il suo debutto ufficiale nel business della mobilità sostenibile con E-start, la nuova linea d’offerta per la ricarica elettrica dei veicoli per clienti residenziali e business.

A gennaio 2020, l’azienda ha anche finalizzato l’acquisizione del 70% di Evolvere, società leader in Italia nella generazione distribuita con oltre 11.000 impianti gestiti, di cui 8.000 di proprietà installati presso clienti domestici e business. Nel corso del 2020, gli impianti di Evolvere hanno prodotto complessivamente 70,71 GWh di energia elettrica, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è far evolvere, appunto, il cliente da semplice consumatore a produttore di energia rinnovabile. L’offerta della società comprende la vendita, l’installazione e la manutenzione di impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo per clienti residenziali e business con potenze fino a 20 KW.

Nel prossimo quadriennio si prevede di raggiungere 4 GW di potenza elettrica installata da fonti rinnovabili: con gli ulteriori obiettivi di lungo periodo che vedono tale potenza raggiungere 15 GW nel 2030 e 60 GW al 2050.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio/agosto 2021. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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