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L’importanza di un Expo: il commercio mondiale riparte da Dubai

expo 2020 dubai

La speranza di arrivare a venticinque milioni di spettatori, aziende e ospiti provenienti da tutto il mondo, e la prima esposizione universale di sempre per il Medio Oriente: l’Expo 2020 di Dubai, rinviato al 2021 a causa di una pandemia ancora non sconfitta ma che i vaccini cominciano a domare, è iniziato.

E per numeri sui visitatori (per ora stimati) e sul possibile impatto sull’economia, per il mondo del business si tratta del ritorno più grandioso che si potesse immaginare (inaugurato con una fastosa cerimonia di apertura che si è svolta ieri sera alla presenza di star della musica come Andrea Bocelli e Lang Lang), in una scena internazionale rimasta orfana di fiere e convegni già dalle prime ondate Covid del 2020.

Nel Paese è stato quasi impossibile perdersi la cerimonia. L’evento, riporta il sito del quotidiano Gulf News, è stato trasmesso in più di 430 posti tra hotel, mall e aeroporti. La cerimonia è stata seguita da spettacoli pirotecnici per celebrare l’assegnazione a Dubai di quello che, oltre a essere il primo Expo universale che si svolge in un Paese del Medio Oriente, viene definito anche il più grande evento globale tenutosi dall’inizio della pandemia. Durante la cerimonia si sono alternati 910 artisti in rappresentanza di 64 Paesi.

“È la prima esposizione che si tiene in Medio Oriente, Africa o Asia meridionale ed è il nostro momento per condividere una narrativa degli Emirati su un palcoscenico globale, raccontando anche una storia universale”, ha dichiarato Amna Abdulhoul, direttrice creativa esecutiva della cerimonia.

Intanto gli organizzatori non intendono abbassare la guardia sul virus: per accedere a Expo Dubai tutti i visitatori maggiorenni dovranno presentare all’ingresso il green pass, ovvero la prova di aver ricevuto qualsiasi vaccino contro il Covid-19 riconosciuto dai governi dei loro Paesi, o in alternativa un test molecolare con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti. I possessori del biglietto di ingresso non vaccinati e che non hanno effettuato il test nei tempi previsti, si precisa, potranno fare il tampone gratuitamente in una struttura adiacente all’Expo. I risultati saranno disponibili in circa quattro ore.

(211001) — DUBAI, Oct. 1, 2021 (Xinhua) — Photo taken on Sept. 30, 2021 shows the opening ceremony of the Expo 2020 Dubai in Dubai, the United Arab Emirates. Postponed due to the COVID-19 pandemic, the Expo 2020 Dubai will be held from Oct. 1, 2021 to March 31, 2022. (Xinhua)

L’importanza dell’Expo per l’Italia

L’expo è una vetrina internazionale anche per l’Italia che vanta una “positiva relazione economico-finanziaria con gli Emirati Arabi uniti (Eau)”, dice l’Ufficio Studi di Sace in un approfondimento sugli Emirati Arabi Uniti rilasciato in occasione dell’inizio di Expo Dubai.

Questi buoni rapporti sono suffragati dai numeri: il 2021 vedrà l’export di beni verso il Paese ripartire dopo la contrazione dell’anno scorso, una dinamica che continuerà anche nei prossimi anni con un tasso di crescita per il 2022 del 9,5% (+5,4% il dato complessivo).

A far da traino, fin da quest’anno, saranno i settori dei beni di investimento (+17,6%), in particolare la meccanica strumentale (+14,8%) che beneficerà dei piani di diversificazione del governo volti a trasformare la Federazione in un hub manifatturiero.

La ripartenza poggerà anche su settori non strettamente legati al Made in Italy tradizionale, ma ad alto contenuto tecnologico (ad esempio le tecnologie in materia agricola che permetteranno al Paese di ridurre i problemi di approvvigionamento alimentare di cui soffre): in quest’ottica rientra proprio il tema di Expo Dubai, ”Connecting Minds, Creating the Future”, dove l’Italia con il padiglione Beauty Connects People porterà la bellezza italiana non solo tradizionale.

Altri motori della ripresa saranno le energie rinnovabili, l’aerospazio e il settore sanitario (biomedica e farmaceutica) sulla cui digitalizzazione dei servizi il governo sta accelerando. Senza dimenticare settori già consolidati come energia e industria pesante. Il fattore Expo guiderà il recupero, seppur ancora parziale, del nostro export di beni di consumo (+14,4% nel 2021) e la ripresa dell’agroalimentare (+18,4%). Nel report si nota in generale una propensione da parte del governo “a sostituire una politica estera più muscolare (si pensi ai teatri operativi dello Yemen e della Libia) verso l’obiettivo di attrarre investimenti dall’estero”.

Politicamente, sottolinea lo studio, questo si nota con la normalizzazione dei rapporti con Israele e Qatar, mentre economicamente sono state lanciate iniziative e norme che vanno proprio in questa direzione: l”’Operazione 300 miliardi” che punta a espandere il settore industriale per arrivare in dieci anni ad aumentare il Pil derivante dal settore industriale dagli attuali Aed 130 mld ai Aed 300 mld (circa 80 mld di dollari), oppure l’importante riforma dello scorso novembre che permette la proprietà straniera delle imprese locali al 100%, senza ricorrere a soci emiratini, prima possibile solo all’interno delle Zone Economiche Esclusive , o ancora il programma ”Project of 50” che consiste in una serie di iniziative volta a rendere ancora più business friendly il contesto operativo emiratino.

Il Padiglione italiano

Il tema della bellezza è valso al Padiglione del nostro Paese il primo posto ai Construction Innovation Awards negli Emirati Arabi Uniti, con un premio per il miglior progetto imprenditoriale dell’anno. L’annuncio è giunto nel corso della serata di premiazione dell’edizione 2021 che si è svolta presso Sofitel Dubai the Obelisk, a poche ore dalla cerimonia di apertura. Il Padiglione Italia, è un progetto architettonico firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria. La società Raq è stato il general contractor aggiudicatario della gara internazionale per la costruzione del Padiglione, un’architettura ideata per mettere in scena con creatività e innovazione ‘la Bellezza che unisce le Persone’ claim ufficiale della partecipazione italiana all’Esposizione Universale.

La ‘casa’ del nostro Paese all’Esposizione Universale è stata pensata come uno spazio non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano per offrire una memorabile esperienza ai visitatori e presentare al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possano diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali. Il Padiglione è realizzato con il contributo di aziende partner – grandi, medie e piccole – che sono state chiamate a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e scenografiche, capaci di dimostrare le competenze più innovative impegnate oggi nella sostenibilità, nell’economia circolare, nell’architettura digitale.

L’importanza dell’Expo per chi lo ospita

Tornando al rapporto di Sace, nei primi sei mesi dell’anno l’export verso gli Emirati arabi uniti è aumentato “non solo nei confronti (ovvi) del 2020, ma anche rispetto allo stesso periodo pre-pandemia (+4,4% gen-giu 2021 contro gen-giu 2019), attestando gli Emirati Arabi Uniti come un mercato di sbocco ricco di opportunità, da cogliere soprattutto nel comparto dei mezzi di trasporto (+32,8% tendenziale), della gomma e plastica (+20,1%), della meccanica strumentale (+16,8%)”. Sace definisce quindi “cruciale” la performance dell’Expo, “soprattutto per Dubai con arrivi turistici, seppure in recupero, ancora a un quarto dei livelli pre-pandemia”.

Le stime pre-pandemia riguardanti Expo parlavano di 25 mln di visitatori e un contributo all’economia di quasi 40 mld di dollari, “ma è probabile che l’impatto positivo sarà inferiore, non a causa della situazione sanitaria della Federazione – che è stata tra i Paesi con la campagna vaccinale più efficace – ma a causa di restrizioni imposte da altri Paesi e in generale a una maggiore esitazione a intraprendere viaggi internazionali. Expo sarà, nel breve periodo, un volano di crescita sia per Dubai che per il nostro export, ma sulla durata e l’intensità dell’espansione post-ripartenza dell’intera Federazione in un futuro più lontano, bisognerà attendere un ritorno a condizioni di (nuova) normalità dell’economia globale” si legge nell’approfondimento dell’Ufficio Studi di Sace.

Tra i padiglioni anche l’Afghanistan

C’è anche il padiglione dell’Afghanistan tra quelli dei 192 Paesi che partecipano a Expo Dubai. Lo slogan del padiglione afghano, realizzato dalla Redpeg, sembra scelto prima della caduta di Kabul e del ritorno dei Talebani al potere: “Un viaggio tra culture antiche e successi moderni”, è lo slogan evidenziato sul sito dedicato. Il padiglione promette di far scoprire come “le nuove industrie emergenti in Afghanistan abbiano influito positivamente sugli standard di vita degli afghani creando occupazione, accesso all’istruzione e altri privilegi sociali”. Vi si troveranno esposizioni ispirate dagli antichi bazar afghani, prodotti locali di prima qualità come zafferano, pietre preziose e cashmere, “ma anche opere d’arte tradizionali e storie che arrivano dal passato”.

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