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Pressing dei giornalisti: riapra il Transatlantico della Camera

Si chiama Transatlantico perché l’archietto che lo progettò, il palermitano Ernesto Basile, per realizzarlo si ispirò all’arredo dei grandi saloni da ballo delle navi transoceaniche. In quel corridoio antistante l’aula della Camera dei deputati si sono fatti e disfatti molti degli accordi che hanno caraterizzato la storia della Repubblica. E lì che tradizionalmente i deputati parlottano tra loro o chiacchierano con i giornalisti accreditati della stampa parlamentare. Una prassi che è parte integrante della storia del palazzo e delle sue dinamiche, ma che la pandemia ha bruscamente interrotto.

E’ da ormai sedici mesi, infatti, che l’area è chiusa poiché ospita le postazioni di alcuni dei deputati, dislocate per evitare il rischio assembramento all’interno dell’emicilo. E ora che pian piano si torna alla normalità diventa sempre più forte il pressing perché anche il Transatlantico torni a essere accessibile ai giornalisti.

A chiederlo prima di tutto è l’Asp, l’associazione della stampa parlamentare che auspica il “ritorno più rapido possibile alla normalità nell’accesso agli spazi istituzionali, in modo da garantire ai giornalisti la possibilità di svolgere al meglio il proprio lavoro”. “In particolare – viene spiegato – l’Asp considera fondamentale e urgente la completa riapertura del Transatlantico di Montecitorio e degli spazi annessi, chiusi alla stampa da oltre sedici mesi. Pur non condividendo la scelta di trasformare temporaneamente il salone della Camera in una estensione dell’aula, abbiamo compreso le ragioni sanitarie che ne erano alla base. Ora, però, riteniamo che l’imminente introduzione generalizzata del green pass e l’ultima decisione del governo di eliminare l’obbligo di distanziamento in molti ambiti della vita sociale consentano di riaprire uno spazio cruciale per il nostro lavoro e per la qualità dell’informazione”.

E il presidente della Camera, Roberto Fico, è pronto ad accogliere la richiesta. Siamo “al lavoro per la riapertura in tempi rapidi del Transatlantico”, assicura. “E’ interesse della nostra istituzione ritornare alla normalità il prima possibile. Per il ripristino degli spazi è impegnato già da diverso tempo il collegio dei Questori, che ringrazio per quanto fatto dall’inizio dello scoppio della pandemia. Ribadisco dunque il mio impegno per la riapertura del Transatlantico alla stampa”, conclude.

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