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Tim, Vivendi apre all’ipotesi del controllo statale

Vivendi apre alla maggioranza dello Stato nella rete Tim. “Certamente puntiamo a riportare Tim su una traiettoria di crescita”, dichiara un portavoce del gruppo francese, spiegando che “le valutazioni in corso vertono su questo obiettivo”.

“Vivendi -prosegue – è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento. In questa prospettiva l’ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico ad un progetto strategico a guida istituzionale verrà certamente valutata con apertura”, fanno sapere.

Nei giorni scorsi i vertici hanno incontrato Cassa depositi e prestiti, che è socio di Tim al 9,8%, per discutere sulle prospettive dell’azienda e in merito all’offerta informale, amichevole e non vincolante del fondo americano Kkr che punta al 51% della società e a ritirare il titolo dal mercato. Offerta che non sarebbe ritenuta soddisfacente.

Vivendi “ha già rappresentato la propria ferma intenzione di essere un azionista affidabile, di lungo termine, foriero di un dialogo costruttivo volto a rafforzare Tim, con l’obiettivo di lavorare a fianco delle istituzioni italiane nell’interesse di tutti gli azionisti e degli altri stakeholder di Tim”, ribadisce il portavoce di Vivendi.

”La priorità di tutti gli stakeholders di Tim è tornare a rivedere la società al centro delle strategie di sviluppo ed innovazione e protagonista, con le proprie migliori risorse, sul mercato delle telecomunicazioni”. “Si tratta di coniugare i necessari percorsi di innovazione tecnologica per il Paese con la valorizzazione delle risorse ed il rilancio di uno dei piu’ rilevanti gruppi italiani” conclude.

 

 

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