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Massimo Ferrero arrestato per bancarotta (si dimette dalla Samp)

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un inchiesta della Procura di Paola, nel cosentino, per reati societari e bancarotta. Con lui sono stati arrestati anche Giorgio e Vanessa Ferrero, rispettivamente nipote e figlia Al numero uno blucerchiato viene contestato il fallimento di diverse società create in Calabria nel settore turistico, alberghiero e cinematografico.

La squadra di calcio non sarebbe coinvolta nelle indagini. E “proprio per tutelare al meglio” le altre attività in cui opera “e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza” rispetto alla Sampdoria, Ferrero ha deciso di formalizzare “le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare”.

Complessivamente le persone coinvolte nell’inchiesta sono nove, tra cui anche due manager. Secondo quanto trapela, al centro dell’indagine ci sarebbe un investimento di Ferrero in provincia di Cosenza, nel comune di Acquappesa, che avrebbe portato al fallimento dell’azienda.

Ferrero è stato arrestato a Milano e nei suoi confronti è stato disposto il trasferimento nel carcere di San Vittore . L’avvocato del patron della Samp, Pina Tenga, ha presentato un’istanza ai magistrati affinché possa essere trasferito a Roma per consentirgli di assistere alla perquisizione e procedere all’apertura di una cassaforte all’interno di un’abitazione.

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