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Edison, il nuovo piano sulle rinnovabili: da 2 a 5 GW nel 2030

edison eolico rinnovabili

“Vogliamo essere protagonisti della transizione energetica”. Così l’Ad Nicola Monti ha presentato il nuovo piano per le rinnovabili 2022-2030 di Edison. Dopo aver pensato alla sostenibilità finanziaria del suo futuro ‘green’, con l’accordo firmato il 3 dicembre con Crédit Agricole Assurances, diventata partner al 49% di Edison Renewables, la società energetica mostra gli obiettivi che quella sostenibilità permetterà di raggiungere: si punta a una capacità di produzione rinnovabile da 5 GW, tra eolico, fotovoltaico e idroelettrico.

In particolare l’aumento di capacità di produzione (di 3 GW: la capacità attuale è di 2) ci sarà su eolico e fotovoltaico, sui quali in Italia si punteranno 3 mld di euro in investimenti.

Le risorse saranno destinate a impianti rinnovabili green field, ossia di nuova realizzazione, integrali ricostruzioni (repowering) di impianti eolici esistenti per dotarli delle migliori tecnologie incrementandone la produzione, nonché a selettive operazioni di M&A. Il piano di crescita di Edison nelle rinnovabili prevede anche una quota dedicata all’idrogeno verde.

La prima tappa: il 2025

“Vogliamo accompagnare il Paese nella transizione energetica per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality – dice Monti – Il nostro è un piano di crescita concreto e sostenibile che integra le diverse fonti di produzione introducendo anche sistemi di flessibilità. A fine piano la generazione rinnovabile rappresenterà il 40% del nostro mix produttivo in uno sforzo importante di abbattimento delle emissioni climalteranti”. Gli obiettivi di riferimento sono quelli di decarbonizzazione stabiliti dal Pniec, il piano nazionale integrato energia e clima, e dal Green deal europeo.

Nel settore eolico e fotovoltaico Edison ha attualmente circa 1,1 GW di potenza installata e i 1.500 MW già in sviluppo si compongono di 800 MW eolici e oltre 700 MW fotovoltaici, per un totale di 63 impianti tra greenfield e integrali ricostruzioni su tutto il territorio nazionale.

Una prima tappa del piano di Edison infatti, ha ricordato Marco Stangalino, Executive vice president dei Power asset, durante la presentazione della roadmap, si avrà a metà decennio, nel 2025. Entro quell’anno ci saranno impianti eolici e fotovoltaici per oltre 1.300 MW al Sud, più di 100 MW al Centro e quasi 100 MW al Nord.

“Abbiamo una robusta pipeline di sviluppo rinnovabile che ci permetterà di realizzare nuova potenza eolica e fotovoltaica per 1.500 MW nei prossimi 3 anni, di cui 1.300 MW nel Sud Italia, 100 MW nel Centro e 100 MW nel nord el Paese. Siamo anche impegnati nello sviluppo di ulteriore capacità rinnovabile per la produzione dell’idrogeno verde e di 1 GW di sistemi di stoccaggio e flessibilità come i pompaggi idroelettrici e le batterie al 2030”, dice Stangalino.

Batterie e idrogeno

Gli altri pilastri della roadmap saranno quelli dedicati a stoccaggio e flessibilità, che raggiungeranno 1 GW di potenza, che include sistemi di pompaggio idroelettrici e batterie, per garantire sicurezza e adeguatezza del sistema. “Al fine di garantire la sicurezza e l’adeguatezza del sistema elettrico italiano, il piano di crescita di Edison nelle rinnovabili prevede lo sviluppo dei necessari strumenti di flessibilità, come i pompaggi idroelettrici e le batterie d’accumulo, nonché la produzione a gas di ultima generazione, che continuerà a rivestire un ruolo complementare supplendo all’intermittenza delle fonti rinnovabili non programmabili”, dicono da Edison.

In attesa dell’idrogeno verde (Monti dice che Edison potrebbe arrivare ad avere elettrolizzatori per 500 MW) sarà il gas naturale a competare l’offerta energetica basata su rinnovabili. “Siamo uno dei pochi operatori con un portafoglio di attività molto integrate”, ha detto Monti. “Non facciamo solo rinnovabili ma anche produzione termoelettrica a ciclo combinato, e siamo operatori di primo piano anche nel gas, elemento fondamentale anche per rendere sostenibile economicamente la transizione, in particolare in Italia, dove non abbiamo una produzione nucleare”.  Il ruolo di supporto alla transizione del gas sarà fondamentale, dice Monti, secondo cui durante il decennio gli obiettivi di decarbonizzazione comporteranno la riduzione dei consumi di gas, che dovrà intanto essere integrato con biogas e, nel lungo periodo (“ma non così lungo”, dice Monti) idrogeno.

Nell’implementare il piano di sviluppo della capacità rinnovabile Edison farà leva sul know how e le competenze specifiche di un operatore verticalmente integrato, dalla progettazione allo sviluppo degli impianti di produzione di energia rinnovabile, dall’Operation & Maintenance fino alla vendita di energia green presso i clienti.

I clienti (attualmente 1,5 milioni) e i servizi saranno un altro “asse di crescita”, dice Monti, secondo cui l’efficienza energetica rappresenta uno strumento molto importante per la riduzione emissioni al 2030: in questo campo Edison è già un operatore “rilevante” quando si parla di servizi per il mondo dell’industria, ma lo sta diventando anche “nei servizi verso la Pa”.

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