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Quattro consigli per una manifattura sostenibile

manifattura sostenibile

In un tavolo di lavoro organizzato con Fortune Italia, Hermes Reply ha discusso di come sia possibile produrre con un basso impatto ambientale. Gli strumenti tecnologici, grazie all’industria 4.0, già ci sono. La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2021-gennaio 2022.

È POSSIBILE una manifattura sostenibile? È possibile diminuire l’impatto ambientale di un settore tradizionalmente legato allo sfruttamento delle materie prime e, specialmente in alcuni campi, alle emissioni di gas serra ‘hard to abate’, quelle più difficili da eliminare? Hermes Reply se lo è chiesto in un tavolo di lavoro organizzato a novembre in collaborazione con Fortune Italia. Il tema principale: la manifattura sostenibile.

A mostrare delle possibili soluzioni sono stati i partecipanti, esperti di tecnologie e rappresentanti di aziende manifatturiere: Autostrade per l’Italia, Gucci, Electrolux, Snop, Hermes Reply, DiaSorin, Barilla, Bonfiglioli, Acciai Terni. A moderare gli interventi e a raccoglierne le proposte sono stati il professore di digital manufacturing Marco Taisch con Federica Acerbi e Marco Spaltini (Politecnico di Milano – SoM Manufacturing Group).

“La manifattura circolare e la sostenibilità sono i driver che accompagneranno lo sviluppo dell’industria manifatturiera per i prossimi anni, abilitati dalla tecnologia e dalle iniziative governative di incentivazione come il piano Transizione 4.0”, dice Massimiliano Oddi, Ceo di Hermes Reply. “Tenendo presente che la trasformazione digitale abilita quella green e non viceversa, diventa strategico il combinato disposto tra tecnologie digitali innovative, reingegnerizzazione dei processi, potenziamento infrastrutturale e la gestione del capitale umano delle aziende, motore della trasformazione sostenibile di successo”.

Il report del tavolo di lavoro individua quattro direttrici da seguire, per una manifattura sostenibile e il rispetto della filosofia dello ‘zero-waste manifacturing’. L’elemento imprescindibile, naturalmente, è la tecnologia hardware e software dell’industria 4.0.

1. MINIMIZZARE GLI SPRECHI PARTENDO DALLA SUPPLY CHAIN

Recentemente, tra pandemia, navi incagliate e colli di bottiglia, i manager della manifattura globale hanno avuto parecchie occasioni per riflettere su come abbiano costruito le proprie supply chain nel corso degli anni. Catene di fornitura globalizzate progettate unicamente in funzione dei costi. In un’era di disruption assoluta delle supply chain, si sta capendo che è meglio affidarsi a filiere corte, che permettono una maggiore flessibilità e la costruzione di una fabbrica ‘lean’. Per questo, riconosce il report, il reshoring sarà un fenomeno caratterizzante, per l’industria, con la formazione di supply chain che da global diventeranno glocal.

Una presenza manifatturiera più vicina alle comunità e agli stakeholder (tra i quali i fornitori) che passerà anche dalla valorizzazione del capitale umano attraverso valori condivisi, una tendenza sempre più forte nell’era dello stakeholder capitalism. Principi che non è facile applicare: bisogna ridisegnare il funzionamento dell’azienda introducendo nuove tecnologie, modificare i piani di comunicazione interna ed esterna, rivedere la governance e la formazione.

2. PROGETTARE (BENE) I PRODOTTI 

La sostenibilità di una fabbrica passa dalla sostenibilità dei suoi prodotti, non solo del suo processo produttivo. Il che vuol dire considerare il loro intero ciclo di vita. Tra tutte le fasi, la più impattante dal punto di vista della sostenibilità è quella di design e new product development. Per ottimizzarla, si rende necessaria un’analisi di sostenibilità di carattere sia ambientale che sociale. Per impatto sociale vi sono da considerare tutti gli aspetti che riguardano da un lato i consumatori ma anche i lavoratori coinvolti nel processo di generazione e fornitura del prodotto. In conclusione, per avere una visione di insieme completa e affidabile sulla sostenibilità di quello che produce, i manager devono riuscire a implementare in maniera organica i sistemi informativi, su tutto il processo aziendale.

3. OTTIMIZZARE GLI ASSET

Altro elemento da tenere sotto controllo: gli asset industriali, come i macchinari, che hanno un costo di manutenzione ambientale, oltre a quello economico. Basta pensare a una eventuale inefficienza energetica di un macchinario: diminuisce la sostenibilità, aumentano i costi. Come si ottimizza quindi la manutenzione? Anche in questo caso la risposta è il digitale: si fa attraverso l’implementazione di tecnologia e sistemi di raccolta dati intelligenti che permettano di creare una manutenzione ‘predittiva’. E nella manutenzione torna il tema delle competenze: “sebbene il retrofitting e l’utilizzo di un’adeguata sensoristica permettano di svolgere delle analisi puntuali degli stati della macchina, queste devono essere supportate da un personale competente e quindi la formazione deve essere uno dei pilastri per fare fronte alle nuove esigenze”, si legge nel report del tavolo di lavoro.

4. RIDURRE I CONSUMI 

Risparmiare energia, ai fini della sostenibilità, è centrale. Ma come si fa? Secondo i partecipanti al tavolo è fondamentale la definizione di adeguati kpi per poter monitorare i processi produttivi e i relativi consumi. Per questa ragione, indipendentemente, hanno sviluppato diversi cruscotti di prestazioni mirati e, in parallelo, stanno cercando di conferire sempre più responsabilità anche agli operatori al fine di far monitorare loro i consumi energetici direttamente durante l’attività lavorativa. Naturalmente attraverso la tecnologia dell’industria 4.0, ovvero sensori e IoT. Come sottolineato da Hermes Reply però, per poter ulteriormente migliorare il grado di monitoraggio e analisi, non serve solo l’hardware, ma anche il software e le competenze di elaborazione degli algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale, per estrarre il corretto valore dal dato che viene collezionato dalle piattaforme digitali.

 

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2021 – gennaio 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

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