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Accordo Bper-sindacati: 550 assunzioni entro il 2030

bper

Bper e sindacati hanno firmato un accordo per 550 assunzioni, 300 stabilizzazioni e 122 conferme di contratti di apprendistato a fronte di 1.100 uscite entro il 2030, tramite il Fondo di solidarietà di categoria.

L’accordo firmato dalla banca è il primo per l’armonizzazione del contratto integrativo dei dipendenti ex Ubi ed ex Intesa Sanpaolo assorbiti in Bper a seguito dell’operazione di acquisizione di circa 600 sportelli da Intesa Sanpaolo, conclusa nel 2021. L’intesa, che interessa complessivamente circa 18.000 lavoratrici e lavoratori, è stata firmata dalle organizzazioni sindacali con i vertici del gruppo Bper.

“Sono molto soddisfatto degli accordi raggiunti, che costituiscono un’importante premessa per le nuove sfide che il Gruppo sarà chiamato ad affrontare con il Piano Industriale 2022-2024”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Bper Banca, Piero Luigi Montani.

“Tali accordi consentiranno – aggiunge – l’ingresso di nuove risorse, a sostegno anche dell’occupazione giovanile e in un’ottica di ricambio generazionale. Sottolineo, inoltre, l’importante armonizzazione di alcuni trattamenti economici e normativi che riguardano le varie aziende coinvolte dalle recenti operazioni straordinarie, portate a termine con successo dal Gruppo Bper Banca”, conclude Montani.

Il segretario nazionale del sindacato, Giacomo Sturniolo e il coordinatore nazionale della sigla nel Gruppo Bper, Nicola Cavallini “esprimono soddisfazione – si legge nella nota – per l’accordo firmato dalla Fisac e dalle altre organizzazioni sindacali di categoria e sottolineano l’importanza di aver ottenuto, insieme alle assunzioni, con un impegno particolare per il sud e per le zone disagiate del Paese, un’armonizzazione dei trattamenti economici del personale di diversa provenienza, che valorizza l’impegno lavorativo prestato in questo periodo particolarmente difficile”.

Come ricorda la nota diffusa dal gruppo, “a conclusione del processo di ottimizzazione degli organici deliberato e comunicato lo scorso 23 settembre, che prevede l’uscita di 1.700 risorse, anche tramite il ricorso al Fondo di Solidarietà di Settore, Bper Banca informa di avere raggiunto nella serata di ieri un accordo con le organizzazione sindacali del Gruppo, volto a favorire un ricambio generazionale e professionale, unitamente a una riduzione della forza lavoro, che consentirà di diminuire in modo strutturale gli oneri del personale. A fronte di dette uscite – si legge ancora – nell’ambito dell’Accordo sono state definite 550 nuove assunzioni, anche con specifiche competenze professionali, e la stabilizzazione di 300 contratti a termine, con attenzione verso i territori ove è presente il Gruppo. Nella medesima data sono state concordate con le organizzazioni sindacali nuove previsioni in tema di previdenza complementare, assistenza sanitaria e altri aspetti normativi per i lavoratori della Capogruppo ed è stato raggiunto un nuovo accordo di Gruppo riferito alla mobilità territoriale”.

Il pacchetto di accordi sottoscritto, secondo il segretario nazionale della Fabi, Mattia Pari, “rispetta le persone, valorizza le storie contrattuali, riserva attenzione ai territori e proietta Bper verso il futuro. Ora ci aspettiamo di concludere l’armonizzazione e di confrontarci sul nuovo piano industriale”.

Per la coordinatrice Fabi nel gruppo Bper, Antonella Sboro, “con le intese raggiunte in questa giornata si conferma la solidità delle relazioni sindacali nel gruppo Bper e realizza un sostanziale passo in avanti verso la completa armonizzazione delle realtà di recente acquisizione (ex Unipol, ex Ubi, ex Intesa Sanpaolo), garantendo contestualmente i lavoratori storici del gruppo con accordi in materia di previdenza, assistenza e pendolarismo. Inoltre, con l’importante numero di assunzioni a fronte della manovra sul personale, viene assicurato il ricambio generazionale mettendo in relazione uscite ed assunzioni, anche con previsioni di sostegno agli organici sui territori. Siamo pronti, ora, ad affrontare le nuove sfide che il 2022 ci proporrà”, conclude Sboro.

I dettagli dell’accordo

L’accordo serve anche a gestire 1.100 uscite di personale, tutte con pensionamenti e prepensionamenti su base volontaria, utilizzando il Fondo di solidarietà. Le uscite vengono compensate da 550 nuove assunzioni a tempo indeterminato e da ulteriori 300 stabilizzazioni di contratti in somministrazione e aggiuntive 122 conferme di apprendisti e contratti a tempo determinato. Con l’accordo, l’azienda si impegna anche a destinare una quota specifica di assunzioni e stabilizzazioni sui territori al fine di contenere le ricadute a seguito delle uscite.

Per quanto riguarda l’armonizzazione dei contratti integrativi, che coinvolge anche i lavoratori ex Unipol Banca e stabilisce pure positivi aggiornamenti delle previsioni contrattuali destinate alla platea ”ante fusioni” dei lavoratori del gruppo Bper, sono stati raggiunti accordi per: assistenza sanitaria e accessorie (polizza infortuni professionali ed extraprofessionali, premorienza da malattia e infortunio, invalidità permanente da malattia e infortunio, long term care, indennizzo per superamento periodo di comporto da malattia e infortunio), previdenza complementare (previsti aumenti dallo 0,25% allo 0,90%, con soglia minima di contributo aziendale al 3,90%), mobilità e pendolarismo (riconosciute importatati tutele e indennità economiche), part time (rinnovato per 24 mesi).

Moody’s, ok a Bper-Carige

L’agenzia di rating Moody’s ieri ha migliorato da ‘stabile’ a ‘positivo’ l’outlook del rating a lungo termine sui depositi (‘Baa3’) e del rating a lungo termine su debito senior unsecured (‘Ba3’), nonché del rating emittente (‘Ba3’) di Bper Banca.

Moody’s ha inoltre confermato tutti i rating della banca incluso il Baseline credit assessment (Bca) a ‘ba2’. Il miglioramento dell’outlook “riflette le aspettative di Moody’s che la banca continui nel suo processo di miglioramento della qualità del credito, mantenendo buoni livelli di capitale e di redditività nei prossimi 12- 18 mesi”.

L’agenzia di rating evidenzia, inoltre, che l’acquisizione del gruppo Banca Carige, qualora fosse finalizzata, “contribuirebbe a rafforzare il posizionamento competitivo di Bper Banca con opportunità di generazione di sinergie ed economie di scala”.

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