Creare città più eque, inclusive e aperte è uno dei grandi obiettivi del nostro tempo a cui tendono le istituzioni e la società civile. Rendere vivibili i luoghi in cui abitiamo e lavoriamo, puntando sull’innovazione, sulla sostenibilità, sulla rigenerazione e sulla valorizzazione della socialità non solo migliora la nostra qualità della vita, ma consente anche di attrarre lavoro, talenti, turismo e investimenti. Consente, in breve, di aumentare la competitività del sistema-città. Nel mondo interconnesso in cui viviamo, la collaborazione e il supporto reciproci sono oggi vitali e “fare sistema” è fondamentale perché consente di cogliere opportunità altrimenti irraggiungibili.
È dal riconoscimento di questo principio che è nata l’Associazione “Parma, io ci sto!”, da un gruppo di persone e imprenditori che più di cinque anni fa ha voluto fare qualcosa di concreto per la propria città valorizzandone il potenziale e le sue eccellenze, con la consapevolezza dell’importanza di coinvolgere tutta la società civile in questo processo.
Abbiamo sperimentato che la rete tra imprese funziona così come con gli attori istituzionali e ci siamo impegnati nello sviluppo territoriale come “collettori di idee”, promuovendo, tra le altre cose, la candidatura di Parma come Capitale della Cultura nel 2020.
Nell’ultimo anno, in un contesto complesso di pandemia, abbiamo predisposto una serie di occasioni di confronto tra aziende, istituzioni, associazioni, società no profit, giovani, stranieri e altre realtà affinché, dallo scambio e dalla condivisione, emergessero iniziative e soluzioni per rilanciare in modo organico il nostro territorio.
Così il progetto #dieci ha riunito quasi 250 stakeholder con un unico obiettivo: rispondere alla domanda “Qual è la cosa più straordinaria che desideri che accada a Parma nei prossimi 10 anni?”.
Ne sono scaturite 250 ore di conversazione e le registrazioni dei dialoghi, analizzate e rielaborate, sono state poi nuovamente validate con i partecipanti tramite sondaggio.
Una metodologia questa che non era mai stata applicata con l’obiettivo di estrapolare e mettere a sistema le idee su un tavolo pubblico.
A valle, abbiamo prodotto un Manifesto condiviso per la città di Parma, con circa 50 azioni concrete da sviluppare nell’arco di diversi orizzonti temporali e 7 azioni prioritarie ad alto impatto implementabili entro il 2023. Un risultato concreto, che dimostra la validità del nostro metodo e che, auspichiamo, stimolerà altri contesti ad applicarlo. È nato a Parma, ma può diventare patrimonio dell’Italia tutta.
Alessandro Chiesi è Presidente di Parma, io ci sto! e Cco di Chiesi farmaceutici.
