Guai giudiziari per la star dei reality Kim Kardashian e l’ex pugile Floyd Mayweather a causa di una cryptovaluta. Sono accusati di aver convinto i loro fan ad acquistare i token EthereumMax per poi vendere quelli che erano in loro possesso quando il prezzo è lievitato per la forte domanda. Anche l’ex giocatore dei Boston Celtic Paul Pierce è stato coinvolto nella causa.
Come si legge in un articolo su Fortune.com, Kardashian è stata convocata a settembre da un regolatore finanziario del Regno Unito per aver attirato i suoi 250 milioni di follower su Instagram all’interno di una “criptobolla con promesse deliranti di ricchezza rapida”.
Mayweather ha già avuto problemi con le autorità regolatorie per la promozione di investimenti in criptovaluta. Infatti, è stato multato dalla Securities and exchange commission degli Stati Uniti nel 2018 per aver fatto pubblicità sui social media senza rivelare di essere stato pagato per farlo.
I portavoce di Kardashian e Mayweather non hanno risposto alle richieste di un commento. Né è stato possibile contattare Pierce per ottenere una dichiarazione.
EMAX viene descritto nella causa come un “token digitale speculativo creato da un misterioso gruppo di sviluppatori di criptovalute”, anch’essi nominati come imputati nel caso.
“EthereumMax non ha alcun legame con la seconda criptovaluta più diffusa, Ethereum“, come si sottolinea in una nota a piè di pagina della denuncia. “E’ come come commercializzare un ristorante come ‘McDonald’sMax’ sebbe non abbia alcuna affiliazione con McDonald’s a parte la somiglianza del nome e il fatto che entrambe le società vendono prodotti alimentari”.
Il caso è nato da un’azione collettiva proposta a nome di tutti coloro che hanno acquistato token EMAX da metà maggio a fine giugno. La denuncia cita violazioni delle leggi sulla protezione dei consumatori della California e chiede il risarcimento per “la differenza tra il prezzo di acquisto dei token EMAX e il prezzo per cui quei token ono stati venduti’.
L’articolo originale è su Fortune.com
