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Da Neymar a Serena Williams: gli atleti puntano forte sugli Nft

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Si parla, si legge di Nft ovunque. Sempre di più, anche nel mondo dello sport. Piacciono tanto, agli atleti, i non-fungible-token: asset digitali autenticati e non replicabili – ma si possono considerare anche come semplici file che diventano beni grazie a una firma – che possono essere utilizzati per acquistare beni e servizi, oppure per rappresentare beni reali.

Ospitati sulla rete Ethereum con la blockchain che ne certifica l’autenticità, gli Nft hanno saputo resistere anche alla crisi della criptomoneta: su OpenSea, ovvero la principale piattaforma d’affari attuale per gli Nft, nei primi dieci giorni di gennaio il volume degli scambi ha superato i due miliardi di dollari. Nel terzo trimestre del 2021 si è raggiunta la quota di 10,7 miliardi di dollari.

La curiosità resta tanta, i dividendi sono alti, i margini per rivoluzionare il mercato azionario ancora di più, sebbene la scorsa estate, quando il mercato degli Nft ha conosciuto un crollo, anche il New York Times si è mostrato scettico, con diversi articoli in serie su quanto davvero convenisse spendere oltre mezzo milione di dollari per lanciare il proprio Nft, oltre che per un’operazione di autopromozione.

Quei dubbi ora sembrano essere svaniti, a Times Square ci sarà una galleria di crypto-art a cielo aperto e in generale gli Nft invadono tutto. Da Facebook a Twitter – sull’opzione a pagamento Twitter Blue si possono utilizzare le collezioni di Nft come foto profilo – fino a Instagram, anche i social network si stanno attrezzando per fornire ai clienti la possibilità di coniare e scambiarsi i token digitali.

E parallelamente ad artisti che hanno investito in questo mercato, lanciando il personale Nft oppure sulle piattaforme che trattano gli asset digitali, anche diverse stelle dello sport hanno deciso di sondare il mercato, andando così a diversificare i propri investimenti. Se in precedenza era prevalente puntare sulla ristorazione, sugli immobili, ora invece c’è l’all-in sulle potenzialità della tecnologia e di un trend che non prevede rallentamenti: secondo Deloitte entro la fine del 2022 fino a cinque milioni di appassionati investiranno in prodotti crittografici collezionabili.

Nft E Pallone, Da Neymar A Pique’

Opere d’arte, film, canzoni, video, gif, tweet, qualsiasi cosa sia digitale. Addirittura saranno messe a breve sul mercato alcune memorabilia dei Beatles, dalla bozza del testo di Hey Jude a un cappotto afgano di John Lennon. E pure i cartoni animati, che hanno richiamato l’attenzione dell’ultimo investitore del calcio sugli Nft, il brasiliano del Paris Saint Germain Neymar jr, che assieme ad altri colleghi del club francese (tra i quali il centrocampista della nazionale, Marco Verratti) ha speso un milione di euro per acquisire due pezzi della collezione Bored Apes Yacht Club (BAYC).

Ovvero, le scimmie annoiate che nel mercato degli Nft vanno sempre più forte perché in grado di generare guadagni corposi con la rivendita degli stessi asset digitali. Gli stessi oggetti autenticati garantirebbero l’accesso esclusivo a eventi del mondo reale, tra feste e concerti.

Sui token BAYC hanno puntato prima di Neymar anche la star dei Golden State Warriors (Nba) Steph Curry, così come un colosso della musica americana come Eminem. Se Neymar è l’ultimo campione nella galassia degli Nft, tra i primi a crederci è stato il difensore del Barcellona e imprenditore Gerard Piqué, che assieme alla moglie Shakira a fine 2020 ha investito tre milioni di dollari in Sorare, startup francese che ha generato una piattaforma per collezionare carte giocatore virtuali e affrontare gli altri utenti online grazie alla tecnologia blockchain e agli Nft.

Sorare conta più di un milione di utenti, ha stretto accordi con 230 squadre di calcio in tutto il mondo e il lancio è avvenuto anche alla coppia Piqué-Shakira: un Nft di Shakira è stato venduto per 30 mila euro, un Nft di Piqué a 60 mila euro.

Anche l’attaccante della nazionale francese e dell’Atletico Madrid Antoine Griezmann è tra i finanziatori della piattaforma Sorare. C’è poi, a proposito del calcio francese, anche l’ex Juventus (ora al Manchester United) Paul Pogba che crede negli Nft, investendo sulla piattaforma per gli scambi creata da CryptoDragons.

“I calciatori, come gli altri sportivi, sono attratti dalla possibilità di entrare in possesso di un oggetto digitale raro, anzi unico, autenticato e non replicabile, da collezione appunto, in futuro ogni elemento digitale diventerà un Nft – spiega a Fortune Italia Alberto Maiorana, Head of Licensing di Sorare – Poi gli Nft sono liquidabili, c’è un solido mercato secondario, dove chi trova un acquirente può trarne un grosso guadagno”. Per Sorare, 325 milioni di euro di fatturato nel 2021 (l’Italia è uno dei primi cinque mercati), l’obiettivo è raggiungere un accordo con i primi 20 club calcistici al mondo (al momento sono sotto contratto una decina) e poi arrivare agli sport americani. “Lanceremo anche una mobile app nel corso del 2022 che aiuterà ad acquisire nuovi utenti e crescere in modo ancora più capillare e veloce”.

Non è più una moda

Come spiegato dall’Head of Licensing di Sorare, gli asset digitali con la certificazione di autenticità garantita dalla blockchain sono ormai più che una moda. Alcuni osservatori americani, per esempio la Cnbc a novembre e l’agenzia Reuters ad agosto, hanno messo su carta i dubbi sulla potenziale bolla speculativa degli Nft, di un mercato cresciuto a dismisura in poco tempo. Dalla pallacanestro al tennis, gli atleti più ricchi e famosi e non si lasciano sfuggire nuove opportunità di guadagno. Kevin Durant, stella dei Brooklyn Nets (Nba) è diventato il testimonial della piattaforma Nba Top Shot NFT, lanciata dall’azienda Dapper Labs e supportata dalla blockchain Flow, che ha visto crescere il volume degli affari del 72% nell’ultimo mese, con vendite oltre i 54 milioni di dollari.

Andy Murray, ex numero uno al mondo del tennis maschile e vincitore a Wimbledon nel 2013, ha venduto la scorsa estate un Nft del suo trionfo sull’erba londinese per quasi 180 mila dollari. E da qualche giorno si è unita alla collezione di campioni che investono negli Nft anche Serena Williams. La leggenda del tennis mondiale si è legata a Sorare. Sarà board advisor della startup francese, quindi fornendo consulenza al cda dell’azienda, soprattutto sullo sviluppo del rapporto con gli atleti e sulla strategia che l’azienda dovrà seguire per agganciarsi a nuove discipline sportive.

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