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Intelligenza artificiale, quattro pilastri per le aziende

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Da un punto di vista industriale, dei servizi e della pubblica amministrazione, per l’intelligenza artificiale abbiamo bisogno di una rinnovata visione imprenditoriale. La versione completa di questo articolo a firma di Piero Poccianti e Michela Milano è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo 2022.

Tutti i Paesi del mondo concordano sul fatto che le applicazioni di intelligenza artificiale avranno impatti significativi e trasformativi sulla società, l’economia e l’ambiente. Se analizziamo il nostro Paese, per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale individuiamo tre aree con peculiarità importanti. A cominciare da una eccellente ricerca accademica, come dimostra il fatto che pur contando un numero inferiore di ricercatori e corsi di laurea in intelligenza artificiale rispetto ad altri Paesi, gli articoli pubblicati per ricercatore e quelli accettati alle grandi conferenze siano quantitativamente e qualitativamente superiori. Purtroppo, i giovani ricercatori (ma anche quelli meno giovani) stanno lasciando il nostro Paese in favore non solo di nuove e più interessanti opportunità per le loro ricerche, ma anche di salari notevolmente più alti, e risorse a disposizione estremamente allettanti. Inoltre, in Italia la disparità di genere continua a essere un grande ostacolo.

Ma c’è un’altra ricchezza italiana: le startup con brillanti e innovative soluzioni nel campo dell’intelligenza artificiale, che però sono spesso sotto finanziate e, in molti casi vengono acquisite da altre aziende, frequentemente non europee. Infine, le aziende. Se da una parte le micro, piccole e medie aziende spesso non hanno la possibilità di condurre progetti innovativi, dall’altra quelle grandi stanno ancora muovendo i primi timidi passi nel mondo dell’intelligenza artificiale. Chi ha un progetto in sviluppo o produzione, il più delle volte segue la moda del momento per motivi di marketing, perdendo così la vera comprensione delle reali possibilità e degli strumenti che la disciplina può mettere a disposizione. Affrontare questa situazione non è semplice. Da un punto di vista industriale, dei servizi e della pubblica amministrazione abbiamo bisogno di una rinnovata visione imprenditoriale che potrebbe essere riassunta in quattro azioni.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di marzo 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

*Piero Poccianti è presidente dell’associazione italiana AIxIA. Michela Milano è  docente dell’Università di Bologna e direttrice Alma AI

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