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C’è un isola nel Pacifico che vuole diventare il ‘paradiso’ di crypto e Nft

“Un vero paradiso delle criptovalute”. E’ il progetto che riguarda un’isola nascosta tra l’Australia e le Figi. Tutte le transazioni verranno effettuate con Bitcoin e tutte le proprietà detenute come Nft.

Questa è la descrizione data per ‘Satoshi Island’, a Vanuatu. Prende il nome dall’anonimo creatore di Bitcoin, si estende su 800 acri e contiene 21.000 appezzamenti di terreno, secondo un sito web promozionale.

L’azienda dietro questa criptolandia su misura è una holding chiamata Satoshi Island Holdings Limited, e ha prodotto un video pubblicitario, riportato per la prima volta da The Sun, con una voce femminile robotica e una musica imponente che promette che l’isola sarà un sogno per i crypto appassionati. Secondo il robot, la prima fase di sviluppo è già completata.

L’isola conterrà sette ‘zone Nft’, note anche come quartieri, che circondano una zona erbosa centrale decorata con il logo Bitcoin. Per creare edifici più grandi, i proprietari terrieri possono acquistare più appezzamenti uno vicino all’altro e combinarli.

“Un’isola privata nella vita reale dedicata alla comunità delle criptovalute”, è ciò che promette il sito, invitando gli investitori a “diventare proprietari di un vero pezzo dell’isola”. “Trasforma la tua criptovaluta in una risorsa fisica”.

Il sito mostra modelli di case fatte di moduli che ricordano i container marittimi, con un’estetica di metà secolo progettata da James Law Cybertecture, uno studio di architettura con sede a Hong Kong. Verranno prodotti fuori sede e quindi spediti sull’isola.

Fedeli al loro nome, i moduli possono essere impilati in diverse disposizioni “per creare centinaia di tipi unici di case, appartamenti, servizi e uffici”, sostiene l’architetto capo James Law nel video promozionale.

Le case saranno in vendita dal secondo trimestre del 2022 a partire da 60.000 dollari, si legge sul sito, con il progetto di far arrivare moduli nel trimestre successivo per ospitare “visitatori per soggiorni brevi”. I confini “saranno aperti ai titolari di cittadinanza Nft” per soggiorni di breve durata il trimestre dopo.

L’inizio del 2023 è il momento in cui saranno consentiti i tasferimenti permanenti. “L’isola di Satoshi diventerà la casa ufficiale per i professionisti e gli appassionati di criptovalute, in tutto il mondo”, afferma la voce narrante del video. “Un luogo da visitare, in cui lavorare e vivere nella prima vera società costruita attorno a un sistema finanziario interamente decentralizzato e a una democrazia basata su blockchain”.

La blockchain sarà utilizzata anche per governare l’isola, con ogni titolare di cittadinanza Nft” che riceverà il diritto di voto insieme a quello di vivere e lavorare sull’isola. Ma è cittadinanza solo di nome. L’Nft di cittadinanza non conferisce all’acquirente la cittadinanza vera e propria a Vanuatu, la nazione insulare che ha giurisdizione sull’isola di Satoshi.

L’isola distribuirà 5.620 Nft di cittadinanza ai candidati che hanno un portafoglio Ethereum valido e hanno acquistato, venduto o coniato un Nft su OpenSea nell’ultimo anno. I crypto influencer verificati con più di 21.000 follower su Twitter riceveranno automaticamente una cittadinanza Nft se fanno domanda.

L’articolo originale è su Fortune.com

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