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Un crollo da 2.000 mld: ecco 5 conseguenze del Black monday del Crypto

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Gli investitori non hanno avuto un posto dove nascondersi, lunedì: sia ​​il mercato azionario sia il crypto sono crollati. Ed è un crollo che arriva dopo l’ennesimo rapporto di alta inflazione statunitense di venerdì scorso, che ha preoccupato gli investitori sulla possibilità che la Federal Reserve continui con i suoi aggressivi aumenti dei tassi di interesse, aumentando così le probabilità di una recessione degli Stati Uniti. Il mercato delle criptovalute ha visto la sua capitalizzazione di mercato totale diminuire di circa il 12% lunedì, a soli 980 mld di dollari. Il settore nel suo insieme ha registrato perdite per oltre 2 trilioni di dollari dal picco di novembre 2021.

Il mercato delle criptovalute è stato duramente colpito dopo che un operatore che si occupa di prestiti di criptovalute, Celsius, ha rivelato che stava sospendendo transazioni, prelievi e trasferimenti sulla sua piattaforma citando “condizioni di mercato estreme”. Anche il più grande exchange di criptovalute del mondo, Binance, ha sospeso brevemente i prelievi, ma da allora ha ripreso l’attività e ha definito l’interruzione il risultato di “guasti hardware minori”.

E le cattive notizie continuano ad arrivare. Lunedì è stata una giornata buia per le criptovalute. Ecco cinque fatti scioccanti che spiegano quanto sia crollato il mercato:

1 – Il Bitcoin è al suo livello più basso dal 2020

Il principale asset digitale del mondo, Bitcoin, lunedì è sceso di oltre il 13%, al di sotto di 23.000 dollari, il livello più basso dal 2020. Nonostante un aumento gigantesco nel 2020 e nel 2021, dopo il ribasso di quest’anno, Bitcoin è solo il 20% al di sopra dei suoi massimi raggiunti nel picco di mercato delle criptovalute precedente, quello del dicembre 2017.

Mentre i fan crypto stanno ancora ‘buying the dip’ (sfruttano il ribasso per comprare criptovalute) alcuni analisti del settore hanno avvertito che le cose potrebbero peggiorare ancora.

2. Elon Musk e Michael Saylor sono sotto di quasi 1,5 miliardi di dollari, con le loro scommesse Bitcoin

Elon Musk di Tesla e Michael Saylor di MicroStrategy sono stati colpiti duramente durante l’inverno crittografico di quest’anno, perdendo miliardi su operazioni precedentemente redditizie.

Tesla ha acquistato 1,5 miliardi di dollari, o circa 44.000 Bitcoin, nel febbraio 2021. E per un certo periodo Musk e l’azienda hanno vinto la scommessa, poiché la criptovaluta ha visto un drammatico aumento di prezzo. Dopo lunedì, però, è tutta un’altra storia. Tesla è sotto di circa 500 mln di dollari sulla sua scommessa Bitcoin sulla carta, anche dopo aver realizzato profitti da 128 mln di dollari nel marzo dello scorso anno. Anche se è possibile che Tesla abbia venduto altri Bitcoin dopo gli ultimi documenti presentati alla SEC.

Nel frattempo anche Saylor, che ha presentato la sua società di business intelligence MicroStrategy come un tipo di ETF (un exchange-traded fund che segue la quotazione di un indice azionario) ‘quasi-Bitcoin’, è sotto nei suoi investimenti Bitcoin dopo il calo di lunedì.

Saylor ha speso quasi 4 mld di dollari su 129.218 BTC negli ultimi anni, ma le sue partecipazioni ora valgono circa 3,1 mld di dollari. E il Ceo dovrà affrontare una ‘margin call’ (che avviene quando i fondi scendono sotto il livello di guardia) sui prestiti che ha usato per acquistare Bitcoin se la criptovaluta scende al di sotto di 21.000 dollari. Saylor ha affermato che MicroStrategy non ha intenzione di vendere le sue partecipazioni in Bitcoin.

3. Le stablecoin stanno mostrando segni di destabilizzazione

Con il recente crollo della stablecoin TerraUSD ancora fresco nella mente di molti nello spazio crittografico, le continue turbolenze nel mercato delle stablecoin questa settimana sono state un segnale preoccupante.

Lunedì il token decentralizzato USD (USDD) di Tron Network ha perso brevemente il suo ancoraggio uno a uno al dollaro USA, portando l’organizzazione autonoma decentralizzata (DAO) di Tron, o il gruppo guidato dalla comunità che controlla la valuta, a impegnare 700 milioni in USD Coin (USDC) per difendere l’ancoraggio.

Il fondatore Justin Sun ha anche affermato che avrebbe distribuito 2 miliardi di dollari per stabilizzare la cosiddetta stablecoin nello scenario peggiore e ha affermato che il calo del 15% della sua criptovaluta Tron di lunedì è stato il risultato di uno sforzo orchestrato dagli ‘short sellers’, cioè chi vende allo scoperto.

4. Alcune macchine per il mining di Bitcoin si stanno spegnendo a causa del calo dei prezzi

Il calo di Bitcoin è stato così drammatico che le aziende che utilizzavano computer più vecchi per estrarre la criptovaluta li hanno spenti lunedì perché non erano in grado di continuare a operare in modo redditizio.

L’Antminer S11 e l’AvalonMiner 921, due macchine per il mining di Bitcoin ampiamente utilizzate, hanno ufficialmente raggiunto il loro ‘shutdown price’ dopo che il Bitcoin è sceso sotto i 24.000 dollari, secondo la piattaforma di mining di Bitcoin Bitdeer. Di conseguenza, i titoli come Riot Blockchain e Hut 8 Mining sono scesi rispettivamente del 10% e del 12%.

5. L’indice crypto ‘fear and greed’ (‘paura e avidità’) è bloccato su ‘extreme fear’.

Anche l’indice ‘fear and greed’ delle criptovalute, che misura il sentimento nel mercato delle criptovalute, rimane bloccato a livelli di ‘paura estrema’.

Lunedì ha raggiunto un livello di appena 11/100, solo tre punti in più rispetto al panico indotto dalla pandemia di COVID di marzo 2020. E con gli investitori che hanno ritirato circa 102 milioni di dollari dalle criptovalute solo la scorsa settimana, secondo un rapporto CoinShares, giorni più bui potrebbero ancora dover arrivare.

 

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