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Un aereo ipersonico a idrogeno: intervista al Ceo di Destinus Mikhail Kokorich

Destinus

Un hyperplane ipersonico, cioè in grado di volare ad una velocità pari a cinque volte quella del suono. La capacità di farlo a zero emissioni di CO2, sfruttando l’idrogeno. Destinus, l’azienda svizzera fondata nel 2021 dall’imprenditore russo Mikhail Kokorich, è pronta a rivoluzionare l’industria dell’aviazione. E a settembre, la tappa del roadshow tra gli investitori sarà nel nostro Paese.

“L’Italia è nota non soltanto perché vanta alcuni dei migliori ingegneri aerospaziali”, ha affermato il Ceo di Destinus nel corso di un’intervista a Fortune Italia. “Ma anche perché conta su imprenditori e investitori coraggiosi e attivi”.

Mikhail Kokorich, che ha aperto e sviluppato diverse società nel settore spaziale tra cui Momentus – quotata al Nasdaq nell’estate del 2021 – crede nel progresso sostenibile.

Il trasporto aereo tradizionale rappresenta il 14% delle emissioni globali annuali di carbonio prodotte dai trasporti.

Per contribuire a ridurre tale impatto, poco più di un anno fa ha lanciato la sua ‘startup ecologica’. E ora guarda concretamente alla possibilità di raccogliere fondi e di creare partnership sul nostro territorio.

Attualmente, l’azienda di Destinus – che ha uffici in Svizzera, Germania, Spagna e Francia – è riuscita ad assicurarsi più di 35 mln di euro in finanziamenti.

Nel febbraio 2022, è stato chiuso un primo round che ha permesso di raggiungere quota 29 mln di dollari tra investitori nordamericani, europei, asiatici e sudamericani.

Tra gli investitori: Conny & Co, un fondo di venture capital lussemburghese che investe in Europa e nei mercati emergenti in più rapida crescita come Latam, Sud-Est asiatico o India, membro della “House of Funds” di Mountain Partners, una rete globale di fondi di venture capital.

Un segnale di come le soluzioni innovative in grado di coniugare crescita economica, sviluppo sociale e rispetto ambientale possano risvegliare l’interesse dei fondi d’investimento.

Per costruire un prototipo ipersonico volante, adesso, Destinus avrebbe bisogno di altri 100-150 mln di euro. E l’obiettivo è raccoglierli (anche) in Italia.

La società si è ritrovata ad operare in un contesto storico piuttosto drammatico: quello della guerra in Ucraina e della conseguente crisi energetica che ha rischiato di rallentare il progetto. Anche se, come rivelato dallo stesso imprenditore, “in questo momento siamo nella fase di ricerca e sviluppo e non abbiamo una grande necessità di materiali per la produzione, dunque non ci troviamo di fronte a una sfida sul fronte della catena di approvvigionamento”.

La situazione potrebbe cambiare nel 2024-2025, quando Destinus dovrà iniziare a produrre il primo aereo ipersonico. “Fino ad allora, però, ci auguriamo che il panorama globale sia mutato”.

Il principale vantaggio del velivolo ipersonico di Destinus, che somiglierà a un ibrido tra un aeroplano e un razzo, oltre alla velocità, sarà la capacità di percorrere lunghe distanze. “L’idrogeno, impiegato come carburante, permetterà di aumentare l’autonomia di tre o quattro volte rispetto al cherosene”.

L’autonomia non solo consentirà di collegare i punti più lontani della Terra, ma anche di “scegliere rotte che non passano sopra la terraferma per evitare il boom sonico: ad esempio, per la rotta Roma-Tokyo, sarà possibile decollare da Roma, volare lungo il Mar Mediterraneo dopo aver attraversato Gibilterra, aggirare l’Europa e attraversare l’Oceano Atlantico e Artico passando per lo Stretto di Bering. Da lì raggiungere un volo diretto in Giappone attraverso il Mare di Okhotsk”.

Prototipo Eiger, lanciato ad aprile 2022

Lo scorso novembre è stato effettuato il primo test di volo nella periferia di Monaco con il prototipo Jungfrau, progettato, costruito e testato in meno di quattro mesi dalla fondazione dell’azienda; mentre ad aprile 2022 la startup ha lavorato al lancio del secondo prototipo Eiger, delle dimensioni di un autobus.

“Nel prossimo futuro, abbiamo in programma di presentare la nostra visione di un grande aereo ipersonico in grado di trasportare più di trecento passeggeri o decine di tonnellate di carichi espressi. Sarà quasi dieci volte più lungo dell’Eiger e misurerà circa 100 metri”.

L’obiettivo ambizioso, infatti, è proprio quello di sviluppare il progetto originariamente destinato al trasporto cargo al trasporto passeggeri. Con costi che, a detta di Kokorich, saranno paragonabili a quelli degli aerei subsonici.

“Nonostante il fatto che inizialmente il prezzo dell’idrogeno liquido come combustibile supererà quello del cherosene, riteniamo che il costo del trasporto di passeggeri su lunghissime distanze sarà paragonabile a quello dell’utilizzo di aerei subsonici. In primo luogo grazie all’efficienza del carburante dell’idrogeno rispetto al cherosene. In secondo luogo grazie alle minori spese per l’equipaggio, dovute ai tempi di volo più brevi e al più rapido turnaround dell’aereo”.

Nell’epoca del cambiamento climatico, la sostenibilità non può più essere intesa come un’opzione accessoria, ma prioritaria.

La rivoluzione di Destinus, nelle intenzioni di Kokorich, potrebbe rappresentare quell’anello di congiunzione che la nostra era sta aspettando: il ponte teso tra un presente problematico e un futuro sempre più prossimo.

 

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