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L’ora legale? Garantirebbe maggiori risparmi e minori emissioni di CO2

ora legale

L’ora legale, in vigore nel 2022 dal 27 marzo al 30 ottobre, ha portato a un aumento dei risparmi, sia energetici che economici.

Terna ha reso noto che il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 190 mln di euro. Questo grazie ai minori consumi: 420 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Una conseguenza positiva è stata la riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera fino a 200mila tonnellate. La società che gestisce la rete di trasmissione di energia elettrica a livello nazionale ha dichiarato: “Dal 2004 al 2022, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 mld di euro”.

Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Allenza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha scritto in una nota che non ripassare all’ora solare avrebbe consentito un risparmio di 2,7 mld di euro nel 2023 sui consumi dell’elettricità. “Ci faremo promotori in Europa e in Parlamento di una iniziativa per il mantenimento dell’ora legale tutto l’anno. In questo senso devo dire che il fatto che il nostro Paese (insieme alla Spagna) abbia votato nel Parlamento Europeo contro la risoluzione legislativa sull’abolizione dell’ora legale ci lascia basiti” ha detto.

Bonelli non è il solo in Italia a richiedere questa variazione. In poche settimane sono diventate 265mila le firme raccolte da Sima, la società italiana di medicina ambientale, e Consumerismo No Profit, con la petizione per il mantenimento dell’ora legale. I rispettivi presidenti, Alessandro Miani e Luigi Gabriele, hanno sottolineato come siano giunti a un numero che potrebbe permettere una proposta di referendum popolare. Hanno spiegato come siano propensi a seguire questa strada, anche grazie al lancio della piattaforma digitale per la sottoscrizione dei referendum abrogativi del Governo Draghi.

Il risparmio nell’ora legale, tra le altre cose, è dovuto anche dalla maggiore esposizione alla luce naturale. Inoltre, a ‘diminuire’ il costo delle bollette in questi ultimi mesi è stato l’insolito caldo, causato dalla crisi climatica che stiamo attraversando. Il direttore del consorzio LaMMA-Cnr, Bernardo Gozzini ha spiegato che “le temperature di questo ottobre sono di 4-6°C sopra la media. Una situazione che si inserisce in un trend generale di riscaldamento: il 2022 è l’anno più caldo mai registrato nel Paese dal 1800”.

Elena Grandi, assessore all’ambiente del Comune di Milano e membro della direzione nazionale di Europa Verde, ha affermato: “Le stime di massima indicano che il posticipo di due settimane della stagione termica comporta un risparmio del 2% nei consumi annuali di un condominio, cui si aggiunge un ulteriore 3% per la riduzione di un grado della temperatura negli appartamenti. Sono le misure che pagano di più in termini di spesa. È l’unico effetto positivo del cambiamento climatico”.

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