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Contratto Istruzione e ricerca, firmato l’accordo economico

È in programma oggi alle 14 la firma dell’accordo economico del Contratto del comparto Istruzione e Ricerca, un settore che occupa in Italia 1,2 milioni di persone. 

Un contratto siglato “in un clima di grande collaborazione”, nel corso di un incontro presso il ministero dell’Istruzione e del Merito tra il ministro Giuseppe Valditara, l’Aran e i sindacati, con il coinvolgimento dei ministri per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e dell’Università Anna Maria Bernini. A sottolinearlo è Antonio Naddeo, presidente dell’Aran-Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, al termine del tavolo di confronto tra il ministro dell’Istruzione e del merito e le organizzazioni sindacali.

“Il tavolo si è concluso con la firma di un accordo politico sul Ccnl 2019-2021″ con le organizzazioni sindacali, che sono state convocate per le ore 14 a Roma, presso la sede dell’Aran, ha detto Naddeo.

L’accordo economico interessa l’intero comparto Istruzione e ricerca, per un totale di 1,2 milioni di dipendenti, e prevede un’anticipazione economica per tutti i settori.

Nel testo dell’accordo, il ministro dell’Istruzione e del merito si impegna a individuare una disponibilità finanziaria pari a 100 mln di euro da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria del personale docente e Ata per l’anno 2022, rispettivamente nella misura di 85,5 mln per i docenti e 14,2 mln per il personale Ata.

E a “reperire ulteriori risorse finanziarie, anche nella predisposizione della Legge di Bilancio 2023, da destinare anche alla retribuzione tabellare del personale” della scuola.

“Per i docenti – precisa Naddeo – l’accordo comporterà un incremento medio di 100 euro per tredici mensilità, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo che completerà la sequenza contrattuale 2019-2021, su cui si è impegnato il ministro Valditara. Proseguiranno in Aran la prossima settimana, senza soluzione di continuità, le trattative sulla parte normativa del Contratto, con tutti i diversi settori del comparto”.

L’intesa incassa il plauso di Palazzo Chigi. “Registriamo con piena soddisfazione la firma dell’accordo per il rinnovo del contratto della scuola tra i sindacati e il ministero dell’Istruzione. Si sblocca così una vicenda di grande interesse pubblico, che coinvolge circa 1,2 milioni di persone, delle quali 850.000 docenti”, si legge in una nota.

L’accordo, “atteso da tempo, comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo” di Giorgia Meloni “di effettuare un forte investimento nella formazione e nell’istruzione dei giovani, essenziale per un Paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza. È un risultato importante, frutto dello spirito di collaborazione avviato dal governo con le parti sociali e che, ci auguriamo, possa raggiungere in futuro ulteriori importanti obiettivi”.

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