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Anno nero per la Borsa, persi 131 miliardi di capitalizzazione

Inflazione, rialzo dei tassi, rischio recessione, guerra in Ucraina: ingredienti tipici per un piatto indigesto per i mercati. Il cenone di fine anno è difficile da digerire per chiude un 2022 pessimo per le borse mondiali. Wall street chiude l’anno peggiore dal crollo del 2008. Milano ha perso una grossa fetta di capitalizzazione, pur scendendo in linea con l’Europa. Unica Borsa a salvarsi è Londra.  Mosca ha pagato un prezzo molto caro al conflitto scatenato da Putin in Ucraina.

In quest’anno difficile la capitalizzazione complessiva delle società di Piazza Affari è infatti scesa a 626 miliardi contro i 757 miliardi di fine 2021. Una mazzata difficile da digerire. Ma è il rapporto con il prodotto interno lordo a spiegare meglio l’entità del collasso: secondo dati elaborati da Borsa italiana, il ‘valore’ di Piazza Affari oggi corrisponde al 33,9% del Pil, contro il 43,1% di un anno fa. Un meno 10% che Milano dovrà tentare di recuperare presto. Ma non sarà facile. Nell’ultima seduta del 2022, in un anno ha ceduto con l’indice Ftse Mib oltre il 12%, la stessa perdita dello Stoxx 600 delle principali società europee e di Francoforte, due indici che accusano il peggior calo dal 2018.

A fine dicembre sui mercati di Borsa Italiana si contano comunque 414 società quotate contro le 407 dell’anno scorso, risultato di 22 ‘delisting’ e 29 nuovi ingressi, tra cui su Euronext Milan Civitanavi Systems, Generalfinance e Industrie De Nora, oltre all’ammissione di Iveco dopo la scissione da Cnh Industrial. Nel 2022 in Piazza Affari il totale della raccolta delle Ipo è stato di 1.450 milioni, oltre a 9 operazioni di aumento di capitale in opzione per oltre 4,7 miliardi.

Nell’anno le Opa sono state 19, per un importo complessivo di quasi tre miliardi. Intesa Sanpaolo è stata l’azione più scambiata per controvalore, con un totale di 62 miliardi, e Unicredit la prima per contratti, oltre 5,5 milioni.  Dall’aprile 2021 Borsa italiana è entrata nel grande gruppo europeo che quest’anno si è si confermato come la principale sede di quotazione azionaria in Europa, con una capitalizzazione di mercato aggregata di 23 miliardi e una raccolta di 3,8. È anche il primo gruppo per quotazione del debito a livello mondiale, con un contributo importante che viene proprio da Milano.

Il Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot) gestito da Borsa italiana anche nel 2022 ha infatti confermato la leadership europea per contratti scambiati per un controvalore di 642 milioni, con il segmento dedicato ai green e social bond con un ‘outstanding’ complessivo superiore ai 383 miliardi. E il mercato degli Etf quest’anno ha raggiunto il suo record storico.

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