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Auto, il record di dicembre non salva il 2022

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La crecita a doppia cifra registrata a dicembre dal mercato dell’auto non basta a salvare il 2022, archiviato come “uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo” nel nostro Paese.

Dicembre si chiude infatti con un +21%, grazie alle 104.915 nuove immatricolazioni registrate nel mese rispetto alle 86.717 unità di dicembre 2021. Ma la crescita costante inanellata negli ultimi cinque mesi non è sufficiente a riportare in attivo il bilancio del 2022, che si ferma a 1.316.702 unità, perdendo oltre 141.000 auto rispetto al 2021, con un calo del 9,7% e un livello non lontano dal minimo storico (a quota 1.304.500) di immatricolazioni registrate nel 2013 (a quota 1.304.500).

Intanto il 10 gennaio riaprono le prenotazioni sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per usufruire dell’ecobonus per auto e moto non inquinanti con i 630 milioni di euro stanziati dal ministero delle Imprese e del made in Italy in base al piano triennale del governo Draghi. Il presidente dell’Anfia Paolo Scudieri auspica che “possano dare impulso alla domanda di vetture green fin dai primi mesi dell’anno”.

“Davanti a questo quadro tutt’altro che esaltante – commenta Michele Crisci, presidente dell’Unrae – dispiace che in un momento così importante e di profondo cambiamento del mondo automotive, nella Legge di Bilancio appena approvata non sia previsto nulla di nuovo per un comparto che deve affrontare rapidamente una profonda riconversione industriale e commerciale della filiera per sostenere la transizione verso una mobilità sostenibile. Seppur apprezzabile, quanto fatto finora non è sufficiente, i dati lo dimostrano chiaramente, e ci auguriamo che possano presto essere previste misure migliorative per raggiungere tale scopo”.

I dettagli sulle immatricolazioni

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, conferma una crescita in volume dei privati, al 52,8% di quota, che li porta a chiudere il 2022 comunque con immatricolazioni in flessione, su una share del 58,3% (-4,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni confermano volume e quota in calo e chiudono l’anno all’8,5% del totale (-1,4 p.p.).

In forte crescita il noleggio a lungo termine, che raggiunge il 28,7% del totale mercato di dicembre, grazie all’ottima performance di Top e Captive, e chiude il 2022 al 23,1% di quota (+5,5 p.p.). In recupero anche in dicembre il noleggio a breve termine che a fine anno si ferma, però, al 3,9% di quota di mercato (-0,4 p.p.). Prosegue il trend positivo delle società, al 7% di quota in dicembre e al 6,2% (+0,5 p.p.) nei 12 mesi 2022.

Tra le alimentazioni, benzina e diesel segnano una crescita a doppia cifra nel mese, ma perdono in volume sul totale 2022 chiudendo rispettivamente al 27,5% (-2,2 p.p.) e al 20% di quota (-2,6 p.p.). Il Gpl chiude dicembre e totale anno in crescita, archiviando nell’intero 2022 l’8,9% delle preferenze (+1,6 p.p.).

Prosegue la frenata del metano che nel 2022 si ferma appena allo 0,8% di rappresentatività.

In dicembre i veicoli elettrici che coprono il 9,4% delle preferenze, con le elettriche pure (BEV) al 4,3% e le plug-in (PHEV) al 5,1%; nell’intero anno chiudono rispettivamente al 3,7% (-0,9 p.p.) e al 5,1% (+0,4 p.p.).

Molto bene le ibride che chiudono il 2022 guadagnando oltre 5 punti di quota, al 34,1% di share, con un 9,1% per le “full” hybrid e 25,0% per le “mild” hybrid. Anche in dicembre crescono a doppia cifra tutti i segmenti, ad eccezione delle city car, che cedono in volume e si fermano al 13,8% di share, con una quota nei 12 mesi che perde 2,5 punti, al 15,2% del totale.

Dal punto di vista delle aree geografiche, il Nord Ovest e il Nord Est chiudono il 2022 a pari merito sul podio con il 30,5% di quota, il Centro Italia guadagna 1 punto, al 23,1% del totale, l’area meridionale scende al 10,7% e quella insulare al 5,3%. Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in dicembre crescono del 5,2% a 119,6 g/Km.

In gennaio-dicembre sono pari a 118,8 g/Km (-0,8%).

Infine per il gruppo Stellantis il 2022 si è concluso con 461.178 immatricolazioni di auto e una flessione del 15,9% rispetto al 2021. Ma il gruppo è leader in Italia nelle vendite dei veicoli Lev, quelli a basse emissioni con la spina, con una quota del 32.4%, in crescita di 1,6 punti percentuali (vetture più veicoli commerciali leggeri).

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