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Lavoro, 2023 tra desideri e fiducia

L’anno nuovo è appena iniziato ed è tempo di buoni propositi e attese per il futuro. Per i professionisti italiani i desiderata lavorativi del 2023 sono: crescita di stipendio, riconoscimento e benessere. È quello che rivela la ricerca condotta dalla società di recruiting Page Group, da cui emerge un livello generale di fiducia nel futuro da parte dei professionisti che operano nel nostro Paese.

I lavoratori hanno delle aspettative rispetto a quello che le aziende potrebbero fare per migliorare la loro condizione: il 44% degli intervistati punta sulla flessibilità negli orari di lavoro, seguita dall’attesa di maggiori opportunità di crescita, che per il 33% degli intervistati condiziona la scelta dell’azienda in cui approdare. Le altre voci dell’elenco includono: coinvolgimento in progetti sfidanti (30%), benefit aziendali e programmi wellbeing (28%), ma anche trasparenza e comunicazioni chiare (27%).

Per Tomaso Mainini, Senior Managing Director Italia & Turchia di PageGroup, l’indagine dimostra che “c’è un sentimento di fiducia nel futuro professionale. Il 67% è pronto ad approcciare il nuovo anno con spirito positivo, il 24% nutre sentimenti contrastanti e solo il 10% manifesta negatività”.

“Se passiamo ad analizzare i desideri di carriera per il 2023”, continua Mainini, gli intervistati “non hanno dubbi: il 57% vorrebbe uno stipendio più alto, il 54% darebbe priorità a un migliore work-life balance, il 31% gradirebbe maggiore sicurezza e, infine, il 30% desidererebbe sentirsi più valorizzato e apprezzato”.

Sul piatto anche il tema della settimana lavorativa di quattro giorni, che Fortune Italia aveva affrontato quando era stata proposta da uno dei principali gruppi bancari italiani. L’indagine di PageGroup rivela che il 63% si dichiara favorevole alla settimana lavorativa di quattro giorni, mentre il 39% dei professionisti intervistati sarebbe disposto a lavorare anche più ore alla settimana ma a fronte di condizioni di lavoro migliori. Il 19%  si dice perplesso rispetto alla possibilità di lavorare un giorno in meno, che comporterebbe troppi cambiamenti organizzativi. Per il 26%, infine, lavorare solo quattro giorni sarebbe ipotizzabile, se corrispondesse anche all’ottimizzazione dei processi aziendali.

Nell’analisi del proprio futuro professionale e delle opportunità di carriera, i professionisti danno molta importanza al fatto di avere informazioni precise sullo stipendio (35%); il 31% gradirebbe un supporto per individuare un ruolo adatto alle proprie caratteristiche, mentre il 24% vorrebbe solo trovare un nuovo lavoro, nel minor tempo possibile.

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