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Snam, il 2022 si chiude con stoccaggi gas record: pieni all’84%

efficienza energetica snam

Il caldo record dell’inverno (e l’impatto sui consumi, più bassi del solito) si fa sentire sugli stoccaggi di gas naturale che l’Italia si è affrettata a riempire nel 2022: Snam ha comunicato che le scorte al 31 dicembre negli stoccaggi della controllata Stogit ammontano a 9,3 miliardi di metri cubi, più i 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico. Una quantità superiore di circa 2,6 miliardi rispetto alla giacenza di 6,7 miliardi di un anno fa.

Al momento, quindi, l’Italia può contare su stoccaggi pieni all’84%; lo scorso anno erano pieni al 68%.

Il 70% di questo gas si trova nei siti della Pianura Padana mentre il restante 30% nel giacimento abruzzese di Fiume Treste (Ch).

Secondo Snam, dato il caldo dell’inverno e i consumi bassi, l’Italia potrebbe arrivare a fine marzo ad avere (“a meno di eventi imprevedibili”), circa 3 miliardi di metri cubi di gas residui in stoccaggio, contro i 0,69 miliardi di metri cubi di marzo 2022.

“Un quantitativo che agevolerà il successivo processo estivo di riempimento”, dice Snam. Inoltre, lo scorso 29 dicembre, inoltre, il Mase ha comunicato il proprio assenso alla riattivazione del servizio di riempimento di ultima istanza, come avvenuto ai sensi del decreto MiTE 22 giugno n. 253: “Un’ulteriore misura che consentirà di anticipare il ciclo di reiniezione degli stoccaggi della prossima estate”, secondo la società.

Tornando a questo inverno, il gigante italiano parla di “risultato molto positivo, reso possibile non solo dalle favorevoli condizioni meteorologiche e dal Piano nazionale di contenimento dei consumi ma determinato e sostenuto dalle azioni messe in atto da Snam per ottimizzare la gestione dei flussi”, fanno sapere da Snam.

Sulla base dei dati di preconsuntivo del mese di dicembre scorso il consumo di gas nel quarto trimestre 2022 è risultato pari a circa 16,9 miliardi di metri cubi, con un risparmio di 5,6 miliardi di metri cubi rispetto ai 22,5 miliardi del corrispondente trimestre 2021. “Un esito che va ricondotto anche alla minore domanda industriale e al passaggio di alcune utenze a combustibili alternativi al gas naturale”, dice Snam.

L’importanza del ‘controflusso’

Snam ha anche ricordato come si è arrivati ai livelli di riempimento degli stoccaggi di gas odierni, e sottolineato i “servizi attivati, con l’obiettivo di preservare per quanto possibile i quantitativi presenti nel sistema di stoccaggio Stogit e nella prospettiva di facilitare la prossima campagna di iniezione, che dovrà verosimilmente scontare la mancanza di forniture dalla Russia”.

A novembre è stato avviato, per la prima volta in assoluto, un nuovo servizio di stoccaggio in controflusso, “che ha previsto l’offerta agli utenti di una capacità di iniezione fino a 600 milioni di metri cubi nel periodo novembre-dicembre, con erogazione da effettuare nel trimestre gennaio-marzo 2023”. Grazie al controflusso è stata quindi aumentata la flessibilità del sistema. È stato offerto agli utenti un servizio di stoccaggio per l’anno termico 2023-24 fino alla concorrenza di 500 milioni di metri cubi, “che è stato interamente allocato”.

L’iniziativa del controflusso è stata anche prorogata per gennaio 2023 per altri 500 milioni di metri cubi.

In più, dice Snam, ci si è portati avanti in vista dell’inverno prossimo: “A questi volumi sono stati associati conferimenti di capacità e relative prestazioni di erogazione per il prossimo inverno novembre 2023-marzo 2024, che potrà così contare nella fase di iniezione su una base più ampia di partenza”.

La società ricorda anche che a fine novembre il regolatore ha “approvato la proposta di modifica del codice di stoccaggio Stogit ampliando l’offerta dei prodotti di capacità, con particolare riferimento ai prodotti infragiornalieri, un’iniziativa che ha permesso di completare l’offerta di servizi di breve termine da parte di Stogit e che ha consentito agli shipper ulteriore flessibilità per ottimizzare la gestione dei loro volumi di gas”, dice Snam.

Il 18 dicembre Snam ha ceduto con procedura concorrenziale il gas già iniettato nei mesi scorsi ai sensi del decreto ministeriale di cui sopra, aggiudicando tutti i 40 lotti offerti, pari a 816 milioni di metri cubi, a fronte di richieste per 65 lotti. Anche in questo caso 30 dei 40 lotti assegnati saranno erogati nella prossima stagione termica 2023-24.

“Da rilevare infine che i minori rilasci dal sistema di stoccaggio registrati nel periodo novembre-dicembre 2022 avranno un effetto positivo aggiuntivo, perché in condizioni di utilizzo massimizzato dell’intero sistema – eventualità da non escludere in casi di freddo intenso o altre emergenze – consentiranno una prestazione superiore di erogazione di gas alla punta”.

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