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Mps vola in Borsa, Piazza Affari crede al rilancio

La Borsa scommette sul rilancio di Mps, complice una trimestrale che ha messo in bella mostra i progressi sul fronte della redditività e della solidità patrimoniale conseguiti da Siena, che l’amministratore delegato, Luigi Lovaglio (nella foto in evidenza), sta cercando di trasformare da ‘Cenerentola’ del credito italiano a protagonista del risiko bancario.

Il titolo vola in Borsa

Il titolo ha chiuso la seduta con un balzo del 12,2% a 2,6 euro, ai massimi dalla metà di ottobre, in scia alle aperture di credito che sono arrivate da molti analisti, concordi nel giudicare positivo un quarto trimestre che ha prodotto 156 milioni di utili, il doppio di quelli attesi dal mercato, grazie alla spinta dei tassi e ai primi effetti sui costi della manovra che ha portato, a dicembre, all’uscita di oltre 4 mila dipendenti.

L’utile operativo lordo, termometro della redditività ordinaria, è balzato di oltre il 60% sia rispetto al terzo trimestre del 2022 che al quarto trimestre del 2021, dando un segnale tangibile degli effetti del turnaround.

Per Equita Siena è ormai “strutturalmente” in grado di offrire un ritorno sul capitale superiore al 5%, grazie al contributo del margine di interesse e al lavoro sui costi. Sulla stessa linea Barclays che vede in questi elementi i driver che continueranno “a sostenere i miglioramenti del conto economico”. Intesa apprezza “il miglioramento della redditività” come pure le “migliori prospettive sul capitale”, i cui numeri (Cet1 al 15,6%) sono stati giudicati “molto forti” da Autonomous.

La sfida di Lovaglio

“La sfida chiave per la banca sarà dimostrare che i risultati del quarto trimestre saranno in futuro sostenibili”, chiarisce Citi, che invita alla cautela in attesa di misurare la tenuta del portafoglio crediti in “un’economia più debole” e di capire chi si farà avanti per acquistare il Monte. Lovaglio è convinto che la banca sia ormai “in grado di generare risultati sostenibili nel tempo” e che il 2023 vedrà un’accelerazione della redditività, avvicinando Siena all’obiettivo di un utile ante imposte di 700 milioni promesso per il 2024. Resta, come evidenziano in molti, il nodo dei rischi legali, risaliti a 4,1 miliardi di euro a fine anno, “alla luce della limitata visibilità – sottolinea Equita – sia sulle tempistiche che sugli effettivi impatti”.

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