Nel 2023 essere sostenibili significa anche risparmiare sulle bollette e sfruttare i ‘green premium’ del mercato. Soprattutto nel settore immobiliare. Per questo Deepki aiuta gli attori di questo settore – come investitori, proprietari e i gestori di immobili – nel loro percorso di decarbonizzazione e di miglioramento delle performance ESG (Environmental, Social e Governance) dei propri asset per aumentarne di conseguenza il valore.
“Per fare questo abbiamo sviluppato un’innovativa soluzione SaaS (Deepki Ready)”, racconta Vincent Bryant, co-fondatore & Ceo di Deepki. La piattaforma raccoglie automaticamente ed elabora analisi dei dati di consumo per ottenere una panoramica completa delle proprie performance ESG ed evidenziare potenziali risparmi e le opportunità di ridurre la propria impronta climatica, facilitando così la transizione verso il net zero.
Evidentemente il business ideato da Deepki funziona, visto il round di finanziamento di Serie C da 150 milioni di euro di marzo 2022. Ma perché è così importante per gli operatori real estate monitorare le performance ESG dei loro asset?
Secondo Bryant “investire nel rinnovamento del settore edilizio è quanto mai urgente, anche in un’ottica di decarbonizzazione del settore. Nell’Ue il real estate è il settore che consuma più energia, responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di carbonio; in Italia, secondo un’analisi della Community Smart Building di The European House – Ambrosetti, il settore è attualmente responsabile del 45% dei consumi energetici e del 18% delle emissioni di CO2”.
Inoltre, dice Bryant, “la necessità di edifici più efficienti dal punto di vista energetico è evidenziata anche dall’aumento del fenomeno del Green Premium, ovvero l’incremento di valore per gli edifici più sostenibili. Secondo l’ultimo sondaggio Deepki ‘Overcoming the energy crisis in commercial Real Estate’ – condotto alla fine del 2022 su 250 gestori di immobili commerciali in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna – il 24% degli intervistati rileva per questa tipologia di immobili un aumento di valore compreso fra l’11% e il 15%, mentre per un asset manager su dieci la rivalutazione arriva fino al +20%. Dati che testimoniano la crescente domanda di edifici più efficienti da parte degli inquilini e delle persone che li utilizzano”.
Per comprendere le performance ESG del proprio portafoglio e affrontare le sfide di decarbonizzazione definite dalla Tassonomia Europea, Deepki ha realizzato anche un Indice ESG che restituisce al mercato i valori di riferimento che mancavano per confrontare i propri consumi e valutare la sostenibilità dei propri asset. In particolare il benchmark fornisce i valori del “top 15” e del “top 30” del parco immobiliare nazionale in termini di consumo energetico.
Secondo l’Indice, ad esempio, il 15% degli edifici ad uso commerciale con le migliori prestazioni energetiche in Italia consuma 202 kWhEP/m2/anno mentre il miglior 15% degli edifici alberghieri consuma 155 kWhEP/m2/anno.
“Siamo certi che questo Indice sarà di supporto al settore immobiliare in Italia e in Europa per aiutarlo a soddisfare i requisiti della Tassonomia EU e ad affrontare le prossime sfide ambientali”, dice il Ceo di Deepki.
“Investire sulla sostenibilità degli edifici è più che mai necessario: il nostro sondaggio ha messo in evidenza il tema degli aumenti dei costi energetici che le società stanno affrontando nella gestione dei loro portafogli. Per il 70% degli asset manager la crisi energetica penalizzerà quegli edifici che non presentano buone prestazioni in termini di efficienza energetica”, afferma Bryant.
Ora le aziende stanno facendo i conti con i costi della crisi energetica e gli immobili commerciali non fanno eccezione. “Tuttavia il settore sta agendo, accelerando i piani di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici o rivedendo le proprie strategie sugli immobili meno performanti. Ad esempio, il 48% degli asset manager di immobili commerciali in Italia ha riscontrato un aumento dei costi energetici nel proprio portafoglio superiore al 50% e, fra questi, il 14% rileva una crescita ancora maggiore, compresa fra il +61% e il +70%. Per far fronte al caro energia, il 76% sta accelerando i piani per migliorare l’efficienza energetica dei propri portafogli immobiliari”.